Il leader no-vax d’Israele Hai Shaulian morto per Covid. Dall’ospedale diceva: “Continuate le proteste”
Il leader dei no-vax in Israele, Hai Shaulian, è morto per complicanze legate al Covid al Wolfson Medical Center di Holon nella giornata di oggi 13 settembre. L'uomo di 59 anni era il promotore di proteste contro i vaccini, le mascherine e il Green Pass per accedere aik luoghi pubblici. Shaulian aveva pubblicato recentemente sui social in video in cui si mostrava nel letto di ospedale, attaccato al ventilatore polmonare e al tubo dell'ossigenoterapia. "Cari amici miei – diceva nel video poi pubblicato sui propri profili personali – le mie condizioni sono critiche, non posso parlare o rispondere alle persone. Non riesco a respirare e dunque non riesco a stabilizzarmi. Questa mattina mi sono svegliato bagnato fradicio, come se qualcuno mi avesse tirato addosso diverse secchiate d'acqua".
L'uomo ha continuato il suo racconto, spiegando le difficoltà causate dalla malattia. "Ci ho messo un'ora per capire chi sono, dove sono e cosa faccio in questo ospedale. La mancanza di ossigeno è terribile" ha ribadito. Nonostante le sue condizioni fisiche, però. Shaulian non si è dichiarato pentito e ha continuato a sostenere i propri seguaci. "Non accettate l'obbligo vaccinale – ha detto -. Non arrendetevi, continuate a protestare. Lo stato agisce con metodi coercitivi criminali contro di noi. Il Green Pass non ha nulla a che fare con il Coronavirus e con i vaccini. Ha a che fare solo con la coercizione., Non verrà introdotto in Israele".
Le proteste contro vaccini e Green Pass
L'uomo era diventato il punto di riferimento del movimento no Green Pass e no-vax. Proprio lui organizzava le proteste contro l'obbligo vaccinale in Israele, sostenendo che il Coronavirus fosse un invenzione dello Stato per garantire il controllo sulla popolazione. Come altri movimenti analoghi nel mondo, quello israeliano sostiene che il Green Pass sia una "limitazione dei diritti" e un "modo per controllare le vite dei cittadini".