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Il Consiglio Nazionale di Transizione chiede lo sblocco dei fondi libici congelati [VIDEO]

Dopo l’avanzata dei ribelli libici nella capitale Tripoli, ciò che urge è procedere velocemente alla ricostruzione economica ed istituzionale del Paese: è ciò che emerge dall’intervento di Aref Ali Nayed, rappresentante del Cnt.
A cura di Giuseppe Tramontin
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Un rappresentante del Cnt è intervenuto sullo sblocco dei fondi libici congelati dopo l'intervento militare

Aref Ali Nayed ha chiesto, durante il summit del Gruppo di Contatto, di procedere con lo sblocco dei fondi libici, necessari per riavviare la ricostruzione del Paese.

Libia fondi ribelli

Per far ripartire l'economia in Libia, per ricostruire il Paese devastato dalla guerra civile e per dare sostegno agli insorti nei combattimenti contro Gheddafi, il Consiglio Nazionale Transitorio ha chiesto aiuti urgenti per cinque miliardi di dollari, attraverso lo scongelamento dei beni libici, ingenti investimenti volti a diversificare le entrate della Libia rispetto alla dipendenza dagli idrocarburi, per cui era stata istituita la Libyan Investment Authority.

La richiesta è stata sottoposta da Aref Ali Nayed, rappresentante del Cnt, durante il summit del Gruppo di Contatto, tenutosi ieri a Doha, nel Qatar: "chiediamo lo sblocco di cinque miliardi di dollari di asset libici – ha detto – per cominciare a far ripartire il paese; ne abbiamo urgentemente bisogno per sorreggere l'economia", ha dichiarato il delegato del Cnt, in un momento difficile per l'intera Libia, con l'avanzata dei ribelli e la ricerca del Rais, una vera e propria caccia all’uomo promossa dal Consiglio Nazionale di Transizione.

I rappresentanti del così detto Gruppo di Contatto sulla Libia si incontreranno oggi ad Istanbul, in Turchia, per discutere sulle modalità con cui assistere l'opposizione libica nell'era post Gheddafi e per confrontarsi sull'ipotesi di scongelare il denaro e i beni che i ribelli chiedono per gestire il paese, per pagare gli stipendi statali e per mantenere in piedi le istituzioni, obiettivi percepiti sempre più vicini, in vista del controllo quasi totale della capitale Tripoli da parte dei ribelli.

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