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Giappone, il mistero della nave fantasma: “teschi e scheletri umani” a bordo

Il relitto, con delle scritte in coreano su un fianco, conteneva cinque corpi e due teste umane: è stato trovato sulle coste dell’isola giapponese di Sado. Un mese fa, un episodio analogo nella stessa area: negli ultimi anni sono state diverse le imbarcazioni con a bordo nordcoreani arrivate sulle coste del Giappone, tanto che si è cominciato a parlare di “navi fantasma”
A cura di Biagio Chiariello
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Un relitto nordcoreano che trasportava i resti di almeno cinque persone è stata rinvenuta nei pressi dell'isola di Sado, al largo della costa nord-occidentale giapponese. I funzionari locali sono entrati all’interno della barca di legno alle 9.30 ora locale sabato e hanno trovato cinque scheletri e due teschi, senza il resto del corpo. Come spiega il Mirror, le autorità giapponesi stanno cercando di capire la causa della morte degli occupanti della barca, ma anche e soprattutto perché mancano due corpi. I cadaveri, però, presenterebbero uno stato di decomposizione tale da rendere quasi impossibile ogni analisi scientifica. Stando a quanto riferito dall'emittente giapponese NHK., l'imbarcazione sarebbe proveniente dalla Corea del Nord (ci sarebbero lettere e numeri scritti in coreano all’esterno), lunga quasi otto metri ed ha una larghezza massima di 4,3 metri.

Le teorie sulle "navi fantasma" della Corea del Nord

Va comunque detto che le "barche fantasma" di origini nordcoreane rivenute sulle acque giapponesi non rappresentano proprio una novità.  Spesso sono vuote o con a bordo solo resti di esseri umani, morti per fame o assideramento durante la stagione invernale. Nella stessa isola di Sado, meno di un mese fa era accaduto un episodio analogo. L’ipotesi più accreditata è che si tratti di barche di pescatori, che a causa della povertà cercano zone più pescose finendo per allontanarsi troppo dalle proprie coste. Ma c’è anche chi ritiene che le persone a bordo siano dissidenti che cercano di fuggire dal regime di Kim Jong-Un addirittura disertori o spie del regime repressivo del leader nordcoreano, stipati con la forza all'interno di imbarcazioni precarie e lasciati alla deriva nel Mar del Giappone, senza cibo né acqua.

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