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Ebola, superati i 10mila casi di contagio

Gli ultimi numeri diffusi dall’Oms: sono più di 10000 i casi con 4922 decessi. Solo 27 casi e dieci decessi sono stati registrati fuori da Liberia, Sierra Leone e Guinea. Obama ha abbracciato Nina Pharm, infermiera guarita dall’Ebola.
A cura di Susanna Picone
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Obama abbraccia l'infermiera Nina Pham, guarita dall'Ebola
Obama abbraccia l'infermiera Nina Pham, guarita dall'Ebola

Si aggrava il bilancio delle vittime e dei contagiati dal virus Ebola. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha precisato che i casi accertati dall’inizio dell’epidemia sono 10.141 con 4.922 morti. Solo 27 casi e 10 morti si registrano fuori da Sierra Leone, Liberia e Guinea, i tre Paesi maggiormente colpiti dal virus Ebola. Il Paese maggiormente interessato dall’epidemia resta la Liberia, dove si registrano 2705 morti. In Sierra Leone hanno perso la vita per il virus 1281 persone, in Guinea 926. In Nigeria, Paese dichiarato “Ebola free” dall’Oms, sono morte nove persone. Anche in Mali è stato annunciato il primo decesso per la febbre emorragica: si tratta di una bambina di due anni. Più volte l'Oms ha comunque sottolineato che queste cifre sono sottostimate, perché molte persone non sono riuscite a ottenere cure mediche o sono state troppo spaventate per chiederle.

La paura del virus Ebola a New York

In America la paura del virus Ebola avrebbe spinto molti infermieri ad allontanarsi dal medico contagiato a New York. Se da una parte il presidente Barack Obama ha affermato che il personale medico di New York ha reagito prontamente al caso dell’uomo contagiato dopo essere stato in Africa, il New York Post ha scritto che nell'ospedale dove il paziente è ricoverato – il Bellevue Hospital Center della metropoli americana – gli infermieri si “danno quasi tutti malati”. Il personale che si è presentato a lavoro sarebbe terrorizzato. Il medico 33enne contagiato dall’Ebola è ricoverato in isolamento, in una stanza attrezzata dell'ospedale. Il sindaco di New York De Blasio ha invitato i cittadini a non farsi prendere dal panico e ha assicurato che le autorità stanno ripercorrendo tutte le tappe fatte dal medico, nei sei giorni successivi al suo ritorno dalla Guinea. E anche il presidente Obama ha invitato gli americani a “rispondere all'Ebola con la scienza e non con la paura”. Il presidente ha detto anche di essere orgoglioso di aver potuto abbracciare nello studio Ovale Nina Pham, l'infermiera guarita dal virus.

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