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Donna incinta rischia di morire ma la Corte Suprema del Texas nega l’aborto: il caso di Kate Cox

Kate Cox, già madre di due bambini, è incinta alla ventesima settimana, e il feto che ha in grembo è affetto da un disordine genetico spesso fatale prima del parto o nel primo anno di vita. I medici le hanno consigliato di non portare a termine la gestazione: a rischio è anche la sua vita e la sua futura fertilità. Ma il Texas ha una delle leggi più restrittive in materia d’aborto.
A cura di Susanna Picone
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Kate Cox in una intervista ai media Usa
Kate Cox in una intervista ai media Usa

Sta facendo discutere in Texas il caso di Kate Cox, una donna con una gravidanza a grave rischio per cui la Corte Suprema ha temporaneamente bloccato l’aborto. Secondo quanto riportato dai media americani, la Corte ha accolto la richiesta del procuratore generale del Texas, Ken Paxton, il quale ha chiesto di sospendere l'ordinanza del tribunale distrettuale del 7 dicembre 2023. La Corte ha spiegato che il caso rimane di sua competenza, ma non ha precisato i tempi nei quali sarà emessa la sentenza definitiva.

Kate Cox, 31enne già mamma di due bambini di 3 e 1 anno, è incinta di 20 settimane e al figlio che porta in grembo è stata diagnosticata una malattia genetica mortale. Il feto è affetto da trisomia 18, conosciuta anche come sindrome di Edwards, un disordine genetico che causa varie e gravi malformazioni fisiche e cognitive al nascituro, spesso fatale prima del parto o nel primo anno di vita.

Il consiglio dei medici è di non portare a termine la gestazione, è a rischio infatti anche la vita della mamma e la sua futura fertilità. Ma Kate Cox vive in Texas, Stato conservatore che ha una delle normative più restrittive in materia d'aborto dopo che nel 2022la Corte suprema ha annullato la storica Roe v. Wade.

I medici a cui la 31enne si è rivolta le hanno detto di avere le "mani legate dalla legge". La legge texana consente l'interruzione di gravidanza nei casi in cui la vita della madre è in pericolo, ma i medici sostengono che il linguaggio non è chiaro e che rischiano conseguenze importanti.

Per questo la donna ha dovuto intraprendere una difficile battaglia giudiziaria: nei giorni scorsi Cox ha vinto il primo round quando la giudice distrettuale Maya Guerra Gamble ha stabilito che ha diritto di abortire in base a una delle rare eccezioni mediche previste dalla legge del Lone Star State. Ma il giorno dopo l'attorney general Ken Paxton ha fatto ricorso alla Corte suprema statale, che ha sospeso la decisione del giudice in attesa di entrare nel merito della questione.

Paxton ha accusato Maya Guerra Gamble di aver abusato dei suoi poteri discrezionali e l'ha definita una "militante". Quindi ha inviato una lettera di diffida agli ospedali, minacciando di perseguire chiunque aiuti la donna ad abortire.

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