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Covid a Parigi, l’allarme dei medici: “Sovraccarico catastrofico, mai visto niente di simile”

L’appello di 41 tra rianimatori e medici di emergenza di Parigi, dove il Coronavirus ha ripreso a circolare in maniera significativa e dove dallo scorso 19 marzo è in vigore il lockdown: “È ancora troppo presto per vedere gli effetti della campagna di vaccinazione. In questa situazione in cui c’è un’evidente discrepanza tra bisogni e risorse disponibili, saremo costretti a fare delle scelte su tutti i pazienti, Covid e non Covid, in particolare per l’accesso degli adulti alla terapia intensiva. Non possiamo tacere senza tradire il giuramento di Ippocrate che abbiamo fatto una volta”.
A cura di Ida Artiaco
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"L'epidemia di Covid-19 è di nuovo in costante progressione in tutte le Regioni, e l'Île-de-France si trova purtroppo tra quelle in prima linea. Nelle prossime due settimane siamo quasi certi del numero di letti di terapia intensiva che saranno necessari e sappiamo già che le nostre capacità di assistenza saranno esaurite alla fine di questo periodo". È questo l'allarme di un "sovraccarico catastrofico" lanciato sul quotidiano Le Journal du Dimanche da 41 tra rianimatori e medici di emergenza di Parigi, dove il Coronavirus ha ripreso a circolare in maniera significativa e dove dallo scorso 19 marzo è in vigore il lockdown, il terzo dall'inizio dell'emergenza sanitaria, che durerà per almeno quattro settimane. In tutto il Paese i pazienti gravi hanno raggiunto quota 4.900, quasi quanti riempivano i reparti di terapia intensiva lo scorso anno all’inizio della pandemia.

Secondo quanto riferito dai medici della Capitale, "è ancora troppo presto per vedere gli effetti della campagna di vaccinazione. Ricordiamo, laddove fosse necessario, che la vaccinazione resta l'arma essenziale nel medio e lungo termine. Tutti gli indicatori che abbiamo a disposizione ci dicono però che le misure attuali sono e saranno insufficienti per invertire rapidamente la curva allarmante dei contagi". Per questo, continua l'appello degli specialisti, "al fine di informare e allertare legittimamente i nostri concittadini, i nostri futuri pazienti e le loro famiglie, vogliamo spiegare in modo trasparente la situazione che dovremo affrontare e come la affronteremo. In questa situazione in cui c'è un'evidente discrepanza tra bisogni e risorse disponibili, saremo costretti a fare delle scelte su tutti i pazienti, Covid e non Covid, in particolare per l'accesso degli adulti alla terapia intensiva. Non abbiamo mai vissuto una situazione del genere, neanche durante i peggiori attacchi degli ultimi anni, come quello del Bataclan. Faremo tutto il possibile per ritardare questa situazione".

Dunque, i medici parigini affermano che saranno costretti a scegliere chi salvare se la pressione sugli ospedali resterà così alta. "Noi, che siamo coinvolti nella cura delle vittime gravi della pandemia, saremo presenti con tutti i pazienti e le loro famiglie per prenderci cura di loro indipendentemente dalle difficoltà delle nostre condizioni di lavoro perché è la nostra missione – conclude l'appello -. Sappiamo di poter contare sull'immancabile mobilitazione di tutti i caregiver, nonostante le condizioni di lavoro che non avrebbero mai immaginato di poter conoscere un giorno. Non possiamo tacere senza tradire il giuramento di Ippocrate che abbiamo fatto una volta".

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