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Come risolve il problema rifiuti la Cina? In mare 200 milioni di metri cubi in un anno

Nel solo 2018 la Cina ha sversato nelle sue acque costiere ben 200,7 milioni di metri cubi di spazzatura con un aumento di ben il 27% rispetto all’anno precedente: il livello più alto da almeno un decennio. Ad ammetterlo è un report stilato dallo stesso ministero dell’Ecologia e dell’Ambiente di Pechino nel quale si ammette che nel Paese asiatico ci sono ancora enormi problemi legati allo smaltimento dei rifiuti.
A cura di Antonio Palma
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Oltre 200 milioni di metri cubi di rifiuti solidi gettati indiscriminatamente nelle acque del mare in un solo anno come se fosse una qualsiasi discarica. È quanto accaduto in Cina nel solo anno 2018 con un aumento di ben il 27% rispetto all'anno precedente: il livello più alto da almeno un decennio. A fornire gli inquietanti numeri è un report stilato dallo stesso ministero dell'Ecologia e dell'Ambiente di Pechino nel quale si ammette che nel Paese asiatico ci sono ancora enormi problemi legati allo smaltimento dei rifiuti, sia quelli solidi urbani sia quelli di tipo industriale. Secondo i dati raccolti dall'Ente statale di Pechino, l'anno scorso nelle acque costiere cinesi son finiti rifiuti per 200,7 milioni di metri cubi, la maggiore parte nelle regioni del delta dello Yangtze e del Fiume delle Perle, entrambe zone industriali sulla costa orientale del Paese.

Rifiuti in mare in Cina, amministrazioni locali nel mirino

Un problema gravissimo, per ammissione del vice direttore del Dipartimento di ecologia marina, Huo Chuanlin, contro il quale però, secondo il Ministero, il governo cinese ha deciso di agire in grande stile mettendo un freno ai comportamenti che fin qui si sono consolidati nel Paese. "Al momento ci sono chiari problemi per il rispetto dell'ambiente ecologico marino, con alcune regioni che non mostrano alcuna consapevolezza o non prestano sufficiente attenzione ai danni ambientali e mancano di forte iniziativa per contrastare il fenomeno" ha spiegato Chuanlin puntando il dito sulle amministrazioni locali.

La plastica principale rifiuto in mare

Tuttavia, Huo ha affermato che le condizioni generali delle acque costiere della Cina, che soffrono di gravi problemi dovuti alle acque reflue che entrano nei mari dai fiumi, stanno migliorando e che la Cina non può essere incolpata di una crisi globale che inquina gli oceani. "La Cina e' il più' grande produttore ed esportatore di prodotti di plastica, il 30% del totale mondiale, ma questo non significa che la Cina sia un grande inquinatore dei mari", ha sottolineato infatti il dirigente cinese

Mare pieno di rifiuti in Cina, stanziati 7 miliardi di yuan

Secondo lo stesso report, nelle acque costiere della Cina ci sarebbe una media di 24 chilogrammi di rifiuti fluttuanti per mille metri quadrati, l'88,7% dei quali rappresentato da plastica, che sarebbe anche la principale componente dei rifiuti che si trovano al di sotto della superficie marina e sui fondali. Come contrasto al fenomeno all'inizio di quest'anno Pechino ha varato un piano d'azione progettato per ripulire la baia di Bohai, una delle vie navigabili più trafficate e inquinate del paese. La Cina ha stanziato 7 miliardi di yuan, circa 900 milioni di euro, per la bonifica ma l'obiettivi di rendere almeno il 73% delle acque di Bohai idonee al contatto umano entro il prossimo anno appare ancora molto lontano

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