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Covid 19

Come in Francia e nel resto d’Europa si sta tornando a scuola tra vaccini, tamponi e mascherine

La scuola riparte in tutta Europa, non solo in Italia: tra quarantena, uso obbligatorio delle mascherine e tamponi, ecco quali sono le regole per il ritorno in classe in presenza a settembre in Francia, Spagna, Germania e Paesi Bassi e le differenze principali con quanto sta succedendo nel nostro Paese.
A cura di Ida Artiaco
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Settembre è il mese di ripartenza della scuola, non solo in Italia, ma anche nel resto d'Europa. Come nel nostro Paese, anche all'estero i governi nazionali sono stati al lavoro per permettere il rientro di studenti e professori in presenza dopo mesi di Dad a causa dell'emergenza Coronavirus. Per garantire lo svolgimento delle lezioni in piena sicurezza e nel rispetto delle norme anti contagio, si è fatto ricorso agli strumenti più disparati, dal Green pass ai tamponi, dalle quarantene alle mascherine obbligatorie in aula. Ecco, allora, come si torna a scuola in Europa e quali sono le differenze più sostanziali con quanto sta succedendo in Italia.

Francia

Sono tornati in classe proprio oggi 12,3 milioni di studenti francesi. Visti i rischi legati alla variante Delta del Coronavirus, il governo di Parigi ha optato per il protocollo sanitario di livello 2 (su 4) che autorizza tutti gli alunni ad essere accolti in presenza ma impone loro l'uso obbligatorio della mascherina all'interno, fatta eccezione per la scuola materna, e niente sport di contatto. "Come lo scorso anno, dovremo vivere con il virus, indossare la mascherina, rispettare i gesti barriera", ha detto il ministro dell'Istruzione, Jean-Michel Blanquer, in un video rivolto ai ragazzi. Con l'epidemia di Covid-19 "ovviamente ci saranno problemi, ma come l'anno scorso riusciremo a farcela", ha aggiunto assicurando che verranno effettuate campagne di screening, "oltre a quelle di vaccinazione per tutti gli studenti delle scuole medie e superiori sopra i 12 anni". Il protocollo francese prevede inoltre nel caso di contagio Covid alle elementari, dove nessuno è vaccinato, la chiusura della scuola, mentre al liceo o all'Università andranno in quarantena solo i contatti non vaccinati degli infetti per una settimana.

Spagna

Mascherine obbligatorie anche in Spagna, alle prese con quella che gli esperti hanno definito la quinta ondata della pandemia. Poche le novità rispetto allo scorso anno, nonostante il successo della campagna di vaccinazione tra gli adolescenti (il 63,4% della popolazione tra i 12 e i 17 anni ha già ricevuto una dose di vaccino e il 18,3% ha completato il ciclo vaccinale). Tra queste, secondo il documento firmato lo scorso maggio, l'aumento del numero dei ragazzi per classe, che passa da 20 a 25 per la scuola secondaria di secondo grado, e la riduzione della distanza tra gli studenti, da 1,5 metri a 1,2 metri.

Germania

In alcuni Länder tedeschi, come a Berlino, sono già riprese le lezioni in presenza. Le mascherine in classe sono obbligatorie dalle elementari alle superiori e le autorità consigliano di far arieggiare gli ambienti per venti minuti ogni due o tre ore. "Finché farà caldo, non ci saranno problemi, ma si complicherà quando arriveranno il freddo e la pioggia", ha detto Udo Beckmann, presidente della Federazione per l'istruzione e la formazione (VBE). Le lezioni sono in presenza nella scuola primaria e secondaria e saranno a distanza solo nel caso in cui sarà necessario mettere in quarantena un gruppo di studenti. Il regolamento non prevede una distanza minima tra gli studenti né una diminuzione del numero degli studenti per classe.

Paesi Bassi

Tutti gli studenti delle scuole primarie e secondarie olandesi tornano a scuola tra il 23 agosto e il 13 settembre. Nella scuola primaria gli insegnanti devono mantenere una distanza di 1,5 metri. I bambini sono esentati e possono interagire tra loro normalmente, e anche con i docenti. In questa fase non è obbligatorio l'uso della mascherina. Se un bambino ha il Coronavirus, le autorità sanitarie comunali decideranno se l'intero gruppo andrà in quarantena per cinque giorni. I minori possono sostenere un test, che non può essere imposto. Se l'esito è negativo, tornano a scuola. Chi non si sottoporrà a tampone starà a casa per dieci giorni e potrà seguire le lezioni a distanza. Nelle scuole superiori, gli insegnanti osserveranno la stessa distanza di 1,5 metri durante il nuovo anno scolastico con gli studenti, che però tra di loro non saranno costretti a rispettarla. La mascherina è obbligatoria solo quando ci si alza dal proprio posto. Chi è vaccinato e risulta contatto di positivo potrà non andare in quarantena.

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