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Città del Messico, adolescente presa a calci dalla polizia durante una manifestazione

Un’adolescente di Città del Messico è stata presa a calci da un agente di polizia mentre partecipava a una manifestazione di protesta contro gli abusi degli uomini in divisa: la ragazza, in particolare, era scesa in piazza per chiedere che venga fatta giustizia sulla morte di Giovanni Lopez, un trentenne picchiato e torturato dagli agenti per non aver indossato la mascherina.
A cura di Davide Falcioni
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Un'adolescente di Città del Messico è stata presa a calci da un agente di polizia mentre partecipava a una manifestazione di protesta contro gli abusi degli uomini in divisa: la giovane, in particolare, era scesa in piazza per chiedere che venga fatta giustizia sulla morte di Giovanni Lopez, un trentenne picchiato e torturato dagli agenti per non aver indossato la mascherina. Come per il caso di George Floyd è stato un filmato dell’arresto, che mostra gli agenti con fucili d’assalto che costringono López a salire sul camioncino mentre gli astanti chiedono la sua liberazione, a dare il via alle proteste.

Le proteste per la morte di Giovanni Lopez: "Ucciso dalla polizia"

Giovanni Lopez, un muratore di 30 anni, è stato arrestato poco più di un mese fa dagli agenti della polizia municipale della città di Ixtlahuacán de Los Membrillos, vicino Guadalajara. Il video è ben presto diventato virale ed è stato visualizzato da milioni di persone, che ora sostengono che l’uomo non è morto accidentalmente ma è stato ucciso dalla polizia. A quanto pare l'uomo era stato arrestato per essersi rifiutato di indossare la mascherina: nel video si sente un testimone chiedere “Solo perché non aveva la mascherina?”, mentre l’ufficiale risponde che Giovanni stava opponendo resistenza.

Dopo l’arresto, i familiari hanno cercato Giovanni in un commissariato ma l'uomo era stato portato all’ospedale, dove l'hanno trovato morto. L’autopsia ha rivelato che Lopez è deceduto per una lesione cerebrale, ma i parenti riferiscono di aver visto segni di tortura sul suo corpo e che aveva un proiettile nel piede. Il fratello di Giovanni ha raccontato di aver ricevuto l’offerta di 9mila dollari da parte del sindaco per non pubblicare il video.

L’arresto di Giovanni Lopez è avvenuto nello Stato di Jalisco, dove il governatore Enrique Alfaro ha approvato rigide norme anti-Covid, tra le quali l’obbligo di indossare la mascherina in pubblico. Gli attivisti per i diritti umani avevano precedentemente avvertito che il suggerimento di Alfaro per chiunque ignorasse le misure era un chiaro invito agli abusi della polizia.

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