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Catalogna, notte di caos a Barcellona: 30 arresti. La Farnesina: “Evitate le zone a rischio”

Notte di guerriglia a Barcellona, dove continua la protesta dopo la condanna dei nove leader indipendentisti catalani pronunciata dai giudici di Madrid. Nelle ultime ore, sono stati effettuati 30 arresti, due agenti di polizia sono stati feriti e sono finiti in ospedale e sfere d’acciaio e pietre sono state lanciate contro la linea di polizia del quartier generale della Catalogna. La Farnesina: “Si raccomanda cautela, di mantenersi aggiornati attraverso i media, di evitare le zone interessate dalle manifestazioni “.
A cura di Ida Artiaco
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Ancora una notte di guerriglia a Barcellona dopo la condanna dei nove leader indipendentisti catalani pronunciata dai giudici di Madrid. Dopo lo sciopero di 500mila persone che ieri hanno marciato per il centro cittadino, lo scontro tra manifestanti e polizia si è intensificato nelle ultime ore, alla vigilia del quinto giorno di proteste. Trenta persone sono state arrestate al termine della manifestazione principale che si è svolta lungo il Passeig de Gracia. Partita pacificamente, alcune centinaia di persone vestite di nero, per lo più di fronte al quartier generale della polizia, hanno provocato scontri e lanciato pietre e uova contro gli agenti, dando fuoco ai cassonetti. I poliziotti, dal canto loro, hanno risposto sparando fumogeni e proiettili di gomma mentre per sedare i disordini. Ancora durante la notte, confermano i Mossos d'Esquadra, sfere d'acciaio e pietre sono state lanciate contro la linea di polizia del quartier generale della Catalogna. Inoltre, due agenti sono rimasti feriti e sono entrambi ricoverati in ospedale.

I testimoni hanno detto che si tratta probabilmente di "studenti", comunque incappucciati, mascherati e armati di mazze, biglie d’acciaio, acido e bottiglie molotov. La protesta in Catalogna sta però provocando anche altri tipi di problemi. La Sagrada Familia è infatti stata chiusa per garantire la sicurezza dei visitatori durante il passaggio delle manifestazioni, decine di voli da e per Barcellona sono stati cancellati e persino la partita di calcio tra Barcellona e Real Madrid, l'atteso clasico, è stato rinviata al prossimo 18 dicembre, quando le acqua potranno essere più calme. Molte anche le ambasciate che consigliano di evitare la città. Sul sito della Farnesina c'è scritto che "assembramenti e manifestazioni sono in corso a Barcellona e in numerosi Comuni della Catalogna a seguito della sentenza di condanna nei confronti di alcuni politici indipendentisti catalani. All’aeroporto El Prat, dopo le azioni di protesta dei giorni scorsi, la situazione è tornata alla normalità anche se non è possibile escludere nuove iniziative: ai passeggeri si raccomanda di recarsi con largo anticipo ai terminal e di tenersi costantemente aggiornati attraverso la società aeroportuale AENA. Dopo le manifestazioni dei giorni scorsi altre iniziative sono in via di programmazione per il fine settimana. Non è escluso che possano essere convocate manifestazioni sporadiche nel corso delle prossime ore, con riflessi sulla mobilità e la sicurezza. Si raccomanda cautela, di mantenersi aggiornati attraverso i media, di evitare le zone interessate dalle manifestazioni e di seguire le indicazioni delle Autorità locali". Ma gli scontri si stanno espandendo a macchia d'olio anche in altre città della regione: lanci di pietre, barricate, mobilia gettata sulle strade. I disordini ci sono stati per esempio a Girona dove i Mossos, che erano in borghese tra la folla, hanno ammanettato 11 persone.

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