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Calciatore 17enne muore fulminato sul campetto, l’ambulanza aveva sbagliato indirizzo

Il tragico incidente era avvenuto a Chorley (Inghilterra) nel marzo 2021: il giovane era rimasto folgorato dopo aver toccato con un palo metallico dei fili della luce. Oggi si conclude l’indagine che deve chiarire le eventuali responsabilità dei soccorsi, arrivati in ritardo per un’incomprensione.
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Stava facendo una partitella con gli amici, Luke Bennett, quando è morto folgorato dopo aver ricevuto una scossa da 11.000 volt. “Il ragazzo sarebbe probabilmente sopravvissuto se i soccorsi fossero arrivati entro 10 minuti dalla scarica”, è la tesi sostenuta dal dottor Ian Schofield, il cardiologo chiamato come consulente durante le indagini in corso inInghilterra, ma l’intervento del personale sanitario è arrivato dopo ben 23 minuti dalla chiamata degli amici al numero d’emergenza.

La causa del ritardo che potrebbe rivelarsi fatale parrebbe un malinteso: l’operatore del 999 che ha ricevuto l’allarme, infatti, avrebbe capito che i giovani si trovavano a Euxton, invece che al campo dell’Euxton Villa FC. Questo avrebbe fatto perdere minuti cruciali ai soccorritori, arrivati nel punto sbagliato. Inoltre, nel campo non sarebbero stati presenti defibrillatori, rendendo così impossibile qualsiasi tentativo immediato di rianimazione.

Il tragico incidente risale al 6 marzo 2021, nella città di Chorley, in Inghilterra. Il gruppo di ragazzi si era intrufolato attraverso un buco nella recinzione nel campo della squadra locale, l’Euxton Villa FC, e stava facendo una partita di calcio, quando tre dei giovani sono rimasti folgorati dopo aver preso la scossa attraverso un palo metallico. Due di loro si sono salvati, mentre per Luke Bennett non c’è stato purtroppo nulla da fare.

Si sta chiudendo in queste ore presso il tribunale di Preston l’inchiesta sulla morte del giovane che, tra le altre cose, dovrà chiarire se Luke si sarebbe potuto salvare se i soccorsi non fossero arrivati in ritardo a causa di un’incomprensione sul luogo dell’incidente.

Luke Bennett. Foto tratta da Facebook.
Luke Bennett. Foto tratta da Facebook.

I ragazzi stavano giocando a calcio quando tre di loro hanno preso in mano un palo metallico, colpendo accidentalmente i cavi dell’elettricità che passavano sopra le loro teste. A quel punto si è verificata la scarica: “All’improvviso c’è stato uno sfrigolio e ho visto delle scintille, e tutti e tre sono caduti al suolo”, ha riportato Ben Doherty, che si trovava nei paraggi.

Un altro testimone, George Cooper, che stava giocando anche lui a calcio poco distante, ha riferito di aver sentito una sorta di ronzio e di aver visto delle fiamme in cima al palo retto dai ragazzi.

I tre, dopo la scossa da 11.000 volt, sono stati catapultati per terra: Luke si era inizialmente rialzato, per crollare poco dopo, privo di sensi, sotto agli occhi scioccati degli amici. Gli altri due, invece, erano rinvenuti prima dell’arrivo dei soccorsi, dopo alcuni momenti di incoscienza.

Nonostante gli sforzi del personale medico, per Luke non c’era stato nulla da fare: alle 18.48 il ragazzo era stato dichiarato morto.

Dopo oltre due anni, il dolore di familiari e amici è ancora incolmabile: “Luke era l’anima della festa, con la sua allegria contagiosa”, ricorda il padre.

Anche la squadra dove il ragazzo giocava, AFC Fylde, si unisce al cordoglio dei cari: “Luke era un ragazzo solare, la sua presenza bastava a illuminare la stanza. Era estremamente amato da compagni, allenatori e da chiunque abbia avuto il piacere di conoscerlo. La sua memoria resterà per sempre nei nostri cuori”.

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