Brasile, a Rio De Janeiro la polizia disperde decine di feste di capodanno

Con quasi otto milioni di contagi il Brasile è il terzo paese al mondo più colpito dal coronavirus, una pandemia che nei primi mesi è stata spesso sottovalutata – se non apertamente negata – dal presidente Bolsonaro. Malgrado i malati e i morti (quasi 194mila), però, migliaia di persone hanno scelto di festeggiare il capodanno in compagnia tanto che a Rio De Janeiro la polizia è dovuta intervenire in più punti della città per disperdere feste con centinaia di partecipanti in cui non veniva rispettato il distanziamento sociale e molti non indossavano mascherine.

A Ipanema, centinaia di persone che ballavano senza mascherina sono state disperse dagli agenti. A Santa Teresa, un ufficiale dei vigili del fuoco ha tentato di bloccare gli agenti intervenuti per interrompere una festa ed è stato arrestato. I poliziotti sono dovuti intervenire anche nei quartieri di Lapa e Barra da Tijuca per interrompere festeggiamenti in strada in cui venivano violate le disposizioni anti-Covid. Il comune di Rio ha cancellato i festeggiamenti per il Capodanno ed ha ristretto l'accesso alle note  spiagge a causa della pandemia. A Copacabana sono stati chiusi tutti i parcheggi ma le persone continuavano a riversarsi in spiaggia per festeggiare l'arrivo del nuovo anno, complice anche le temperature elevate: oggi si registrano 40 gradi nella capitale carioca. Il comune ha anche disposto la fine del trasporto pubblico alle ore 20. Il Brasile ha fatto registrare ieri oltre 1.200 morti di Covid-19 e quasi 56 mila contagi mentre dall'inizio della pandemia le vittime sono 194 mila ed i contagi 7,6 milioni.