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Bambini malati di cancro “curati” con acqua distillata: lo scandalo scuote il Messico

Uno scandalo scuote il Messico: per anni ai bambini malati di cancro di Veracruz invece dei normali trattamenti con farmaci antitumorali veniva somministrata acqua distillata.
A cura di Mirko Bellis
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Messico, acqua distillata ai bambini malati di cancro

Nello Stato messicano di Veracruz ai bambini malati di tumore veniva somministrata acqua distillata al posto dei farmaci antitumorali durante le sessioni di chemioterapia. A denunciarlo, è stato lo stesso governatore di Veracruz, Miguel Ángel Yunes, nel corso di una conferenza stampa. “L’indagine non è ancora conclusa – ha affermato il politico – però i risultati di un laboratorio confermano che ai bambini invece delle normali medicine antitumorali, veniva somministrato un farmaco innocuo, praticamente dell’acqua distillata”. “Questo – ha aggiunto Yunes – è un attentato contro la vita dei bambini”.

Il governatore accusa direttamente, il precedente amministratore di Veracruz, Javier Duarte, da tre mesi latitante accusato di vari crimini, tra cui corruzione e riciclaggio di denaro. Dalle indagini è emerso che già nel 2010, nell'ospedale oncologico Dr. Miguel Dorantes Mesa di Xalapa, ai pazienti malati di cancro veniva somministrato un farmaco adulterato. Un’infermiera del centro rilevò infatti delle impurità in un flacone di Avastin, un farmaco prodotto da Roche e destinato alle pazienti con tumore al seno. L’ospedale spedì il contenuto alla casa farmaceutica proprietaria del brevetto per analizzarne il contenuto. Dopo tre mesi, Roche inviò i risultati affermando che il contenuto del flacone non corrispondeva al loro prodotto. A Especialidades Médicas del Sureste, l’azienda che aveva venduto i farmaci falsi all'ospedale, venne ritirato l’appalto nel 2011 però non furono mai intraprese azioni legali contro i vertici della compagnia vincolati al deputato Jorge Carvallo Delfín, vicino all'ex governatore Duarte.

La cattiva gestione della sanità di Veracruz non era certo un mistero. Un reportage della televisione messicana Televisa mandato in onda nel febbraio del 2016 raccontava la storia di Gael Vazquez Navarrete, un bambino di cinque anni malato di cancro. La zia raccontava che la morte di Gael, avvenuta il 17 giugno del 2015 nell'ospedale di Alta Specialità di Veracruz, era dovuta alla mancanza di cure e farmaci. “Quell'ospedale non ha medicine e nemmeno le attrezzature adeguate per curare i malati di cancro”, dichiarò la donna. “Nel reparto di oncologia non c’è nemmeno l’aria condizionata, indispensabile per dare un po’ di sollievo alla sensazione di calore che sentono i bambini infermi di tumore”, fu la sua denuncia. Nel maggio 2012, Javier Duarte, dichiarò: "Il benessere dei nostri bambini è ciò che ci spinge a lavorare per garantire ottimi risultati”.

Tra il 2013 e il 2015 nell'ospedale Doctor Miguel Dorantes Mesa sono morti 32 minori malati di cancro e, sempre in quello stesso periodo, oltre duecento donne sono decedute a causa di tumore al seno e all'utero. La direttrice del centro, Norma Patricia López, si difende e nega che le morti dei bambini siano da imputare alla somministrazione di farmaci adulterati ma le autorità stanno indagando quanti malati possano essere stati trattati con acqua distillata. I pazienti da mesi denunciano che il centro ha annullato i trattamenti di chemioterapia per mancanza di fondi. Tra le tante accuse che vengono mosse a Duarte c’è anche quella di essersi appropriato dei soldi destinati agli ospedali e centri medici di Veracruz, lasciando un “buco” nella sanità pubblica di oltre 2,5 miliardi di pesos (oltre centro milioni di euro).

Secondo quanto ha dichiarato Yunes, negli ospedali pubblici sono stati scoperti anche molti farmaci scaduti. “Stiamo indagando non solo i farmaci per la chemioterapia, ma anche quelli destinati ad altri trattamenti. Non sappiamo ancora – ha precisato il governatore – se sono stati comprati già scaduti o se li hanno conservati oltre la data di utilizzo”. Lo scandalo sta scuotendo tutto il Paese; i messicani sono indignati di fronte alla truffa ai bambini malati di cancro e chiedono di estendere le indagini anche ai medici, responsabili di aver somministrato le cure finte. La procura generale messicana ha offerto una ricompensa di 15 milioni di pesos a chiunque dia informazioni utili  alla cattura dell'ex governatore di Veracruz, Javier Duarte.

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