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Attraversa sei paesi in bici per un posto all’università: il sogno di Mamadou dopo 4 mesi in sella

Mamadou Safayou Barry è un ragazzo guineano il cui desiderio era quello di frequentare un corso di studi all’Università di Al-Azhar in Egitto. Non potendosi pagare le spese di trasporto, lo studente ha deciso di intraprendere una lunga traversata in bicicletta durata quattro mesi e ha coronato il suo sogno.
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Mamadou in una foto pubblicata su Facebook dalla dottoressa Nahla Elseidy
Mamadou in una foto pubblicata su Facebook dalla dottoressa Nahla Elseidy

Chi dice che una cosa è impossibile è perché non ha attraversato sei paesi in bicicletta per un posto all'Università. Mamadou Safayou Barry, un ragazzo guineano, ha percorso 4.000 chilometri in sella per arrivare in Egitto, passando per Mali, Burkina Faso, Togo, Benin, Niger e Ciad. Un viaggio attraverso l'Africa occidentale solo per guadagnarsi una possibilità nella prestigiosa Università di Al-Azhar.

"Sono partito da casa per andare alla ricerca della conoscenza islamica, – racconta il 25enne alla BBC – sono molto felice di aver ottenuto una borsa di studio e di aver raggiunto finalmente il Cairo". Il viaggio intrapreso dallo studente non è stato privo di difficoltà, più volte lungo le strade di alcuni Paesi ha incontrato disagi di ogni tipo, affrontando calamità naturali e sopravvivendo al caldo torrido.

Ma il giovane Mamadou non si è arreso e ha continuato a pedalare per quattro mesi attraverso i tanti paesi devastati da militanti islamici e colpi di stato. La corsa verso l'Egitto è iniziata a maggio: "Viaggiare in questi posti è molto pericoloso perché non sono sicuri. In Mali e in Burkina Faso le persone mi guardavano come se fossi un ragazzo cattivo. C'erano militari ovunque, con le loro enormi armi e auto" ha proseguito lo studente nel suo racconto.

Il padre del ragazzo ha spiegato che non poteva permettersi di pagare i voli per Il Cairo, né il corso di studi islamici nell'ateneo egiziano; ma il prestigio di Al-Azhar ha convinto lui e il figlio a tentare lo stesso lo straordinario viaggio. "Sono stato arrestato tre volte senza motivo, due volte in Burkina Faso e una in Togo" ha confidato Barry alla giornalista britannica.

La svolta nel viaggio è arrivata quando Mamadou ha raggiunto il Ciad, qui un giornalista l'ha intervistato e ha pubblicato la sua storia sul web, spingendo alcune persone generose a pagargli un volo per l'Egitto. In questo modo, il 25enne ha evitato il Sudan e il rischio di attraversare un paese attualmente in guerra.

Dopo varie peripezie, il 5 settembre il giovane è finalmente arrivato al Cairo, la sua costanza e la sua determinazione gli hanno consentito di incontrare il decano degli studiosi islamici, la dottoressa Nahla Elseidy la quale gli ha offerto un posto nel corso di studi dei suoi sogni, grazie a una borsa di studio.

La storia di Mamadou ha attirato l'attenzione dell'intero ateneo e il rettore ha pubblicato un post suoi canali social nel quale si legge: "L'università è lieta di offrire le proprie conoscenze agli studenti provenienti da tutto il mondo. Quest'invito non riguarda solo gli studenti internazionali in Egitto ma si estende anche all'estero."

"Non so spiegare quanto sia stato felice in quel momento. Ho ringraziato Dio", ha concluso lo studente di Al-Azhar.

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