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Attentati Parigi e Bruxelles. Abrini confessa: “Sono io l’uomo con il cappello”

Mohamed Abrini era presente sia a novembre a Parigi che il 22 marzo all’aeroporto di Bruxelles.
A cura di Davide Falcioni
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UPDATE ore 13.15 – Secondo la Procura Federale belga Mohamed Abrini, l'uomo con il cappello immortalato dalle telecamere dell'aeroporto di Bruxelles prima dell'attentato del 22 marzo scorso, stava progettando di colpire nuovamente la Francia  dopo gli attacchi di Parigi del 13 novembre. Il terrorista sarebbe stato spinto ad anticipare un'azione, decidendo di agire nella capitale belga dall'avanzare delle indagini.

L'"uomo con il cappello" protagonista dell'attentato all'aeroporto di Bruxelles e di quelli di Parigi di novembre ha confessato nella serata di ieri di essere il "ricercato" su cui nelle ultime settimane si era concentrata l'attenzione della polizia belga. Ad annunciarlo è stata proprio la procura federale, spiegando che l'uomo "ha confessato la sua presenza sul luogo del crimine. Ha spiegato di aver gettato il suo giacchetto in un cestino di rifiuti e di aver venduto dopo il suo cappello". Mohamed  Abrini non era solo considerato uno dei protagonisti della strage di Bruxelles, ma secondo gli inquirenti era anche il complice di Salah Abdeslam, insieme al quale era stato ripreso dalle telecamere di sicurezza  due giorni prima degli attacchi nella capitale francese, cioè l'11 novembre, in una pompa di benzina a Ressons, lungo l'autostrada in direzione di Parigi.

Ieri arrestato anche Osama Krayem

Nella giornata di ieri tuttavia la polizia ha tratto in arresto anche Osama Krayem, un cittadino svedese che secondo gli investigatori esperti di antiterrorismo in passato avrebbe postato sui social network foto dalla Siria. Sarebbe  lui "il secondo uomo" che era entrato in contatto con il kamikaze della metropolitana di Bruxelles durante gli attentati del 22 marzo. Krayem è stato incriminato per "omicidi terroristici". Era inoltre "presente al momento dell'acquisto delle borse che servivano" durante la duplice esplosione kamikaze all'aeroporto internazionale di Bruxelles-Zaventem, ha precisato la Procura in una nota.

Nel frattempo emergono nuovi dettagli sugli arresti di ieri. Oltre ad Abrini e ad Osama Krayem, sarebbero state messe le manette ai polsi  di un altro individuo di nome Abu Amrid, fino a  questo momento mai citato dai media ma che secondo alcune fonti della sicurezza locale potrebbe essere la  vera mente dietro gli attentati di Bruxelles.

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