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Ammanettata, uccisa e bruciata: 30 anni dopo identificata la “ragazza col tatuaggio dello scorpione”

A oltre trenta anni da quella terribile scoperta, la polizia statunitense ha identificato la povera donna come Christine Belusko e ha lanciato un appello pubblico per dare ora un nome anche al suo assassino.
A cura di Antonio Palma
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Ammanettata, brutalmente uccisa a martellate e infine data alle fiamme tanto da non essere nemmeno riconoscibile se non da un tatuaggio che aveva fatto di lei la "ragazza col tatuaggio dello scorpione". A oltre trenta anni da quella terribile scoperta, la polizia statunitense ha identificato la povera donna come Christine Belusko e ha lanciato un appello pubblico per dare ora un nome anche al suo assassino.

Il mistero della "ragazza col tatuaggio dello scorpione" risale infatti al settembre del 1991 quando il corpo senza vita e irriconoscibile della donna venne trovato abbandonato sulla costa orientale di Staten Island, a New York. Un ritrovamento macabro che ha sconvolto gli inquirenti che non si sono mai arresi anche se per trenta anni non si è saputo dare nemmeno un nome alla vittima.

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L'omicidio di Christine Belusko

Christine Belusko, che aveva 29 anni quando è morta, venne ritrovata in un terreno abbandonato, a faccia in su, ammanettata e parzialmente vestita, vittima di un "omicidio brutale e depravato" come lo ha definito martedì il procuratore distrettuale della contea di Richmond Michael McMahon. La vittima sarebbe sta picchiata, strangolate colpita con un martello più volte prima di essere bruciata.

Per gli inquirenti la donna è morta a causa di più di 17 colpi alla testa, sferrati con un martello trovato sotto il suo corpo e sul cui manico era incisa la scritta "Lloyd L". Per gli inquirenti non ci son dubbi che ad ucciderla sia stato qualcuno che la conosceva ma che per ora resta ignoto.

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L'esame del Dna e la scoperta di una figlia

La prima revisione del caso nel 2008 quando è stato deciso di inserire il DNA di Belusko in un database federale utilizzato dalle forze dell'ordine e di interessare anche l’Fbi. L’identificazione è arrivata però solo quando tessuti e tracce biologiche sono stati riseminati con nuove tecnologie concentrandosi su possibili corrispondenze del DNA a New York e nel New Jersey e ottenendo un tampone del DNA dal fratello biologico.

Si è scoperto che la donna era stata data in adozione da una donna del New Jersey con altri otto figli. Dopo aver saputo di essere stata adottata, però si era allontanata dai suoi familiari adottivi e nessuno di loro sapeva che era stata uccisa. Nel corso delle indagini, si è appreso che Belusko aveva anche una figlia di 2 anni di nome Christa Nicole quando è morta ma di lei non vi è più alcuna traccia.

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