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Amazzonia, dopo gli incendi arriva finalmente la pioggia e i pompieri piangono di gioia

Le commoventi immagini dei volontari e vigili del fuoco della provincia di Guarayos, in Bolivia, dove nei giorni scorsi è caduta per 35 minuti pioggia torrenziale che ha dato loro una tregua dallo spegnimento degli incendi nella regione: “Sia benedetto il Signore per averci benedetto, per averci concesso un po’di riposo per riprendere forza”. Ma il presidente del Brasile, Bolsonaro, minimizza: “Le tv mostrano una realtà diversa”.
A cura di Ida Artiaco
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Dopo gli incendi che negli scorsi mesi hanno quasi completamente distrutto l'Amazzonia, il polmone verde del mondo, è finalmente arrivata la pioggia a dare un po' di tregua alle decine di volontari e vigili del fuoco che sono ancora alle prese con lo spegnimento degli ultimi focolai. Un evento talmente eccezionale, che è stato festeggiato da quest'ultimi con balli e pianti di gioia, le cui immagini hanno fatto immediatamente il giro del web. "Questa immagine mi ha commosso oggi – ha scritto lo scorso 2 ottobre su Facebook Irina, condividendo la foto di un uomo in ginocchio e con la braccia aperte -. È quello di un pompiere che ringrazia la pioggia". Lo scatto arriva dalla provincia di Guarayos, in Bolivia, dove numerosi pompieri non sono riusciti a contenere l'emozione per quello che è stato salutato come un vero e proprio miracolo.

Il video della pioggia torrenziale in Amazzonia: "Grazie, Signore"

La pioggia torrenziale che ha colpito la Bolivia nei giorni scorsi non è durata molto, solo 35 minuti, seguita da pioviggine che ha inumidito la zona, come ha dichiarato Diego Suarez, capo del gruppo di vigili del fuoco della Fondazione Quebracho, ma tanto è bastata per riaccendere la speranza di pompieri e volontari. "Sia benedetto il Signore per averci benedetto, per averci concesso un po' di riposo per riprendere forza, benedici tutti noi signore, Santa Cruz e Bolivia, tutti quelli che hanno combattuto così tanto e quelli che hanno lasciato al tuo fianco", hanno detto inginocchiandosi e facendo una preghiera di ringraziamento, come si vede dal video diffuso dal quotidiano La Opinion. I pompieri hanno così potuto godere di una breve tregua prima di tornare al lavoro per spegnere i roghi che ci sono nella zona.

Ma Bolsonaro minimizza: "Non rimarrete bruciati, ve lo assicuro"

Non solo il Brasile, infatti, ha dovuto fare i conti con gli incendi in Amazzonia. Secondo stime ufficiali, solo nella Chiquitania a causa dell’emergenza da maggio ad agosto sono andati in fumo almeno due milioni e 900mila ettari di foreste. Stando a quanto riportato dall'Istituto nazionale di ricerche spaziali (INPE) al 20 agosto 2019 si sono susseguiti 74 155 incendi nell'area della foresta amazzonica, segnando un notevole incremento rispetto ai numeri registrati nello stesso periodo del 2018. Eppure, il presidente del Brasile Jair Bolsonaro proprio oggi, giovedì 10 ottobre, è tornato a minimizzare quanto successo, in particolare l'impatto degli incendi e della deforestazione in Amazzonia e invitando la gente a "venire a conoscere questa bellissima regione", perchè "non rimarrete bruciati, ve lo assicuro. Molti giornali e televisioni del mondo ci mostrano qualcosa che non è la realtà". Bolsonaro da San Paolo ha poi aggiunto che l'Amazzonia "è una regione bellissima, quasi totalmente preservata, quella terra è patrimonio del Brasile e non il polmone del mondo: questo è stato scientificamente dimostrato". Infine, ha dichiarato che con il suo governo "vogliamo sfruttare la nostra Amazzonia in modo sostenibile, per fare sì che quanto ha di buono, ed è molto, possa essere positivo per noi e per tutta l'umanità".

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