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Emilio Fede a processo per i fotoricatti ai vertici Mediaset dopo il licenziamento

Secondo l’accusa avrebbe orchestrato il tutto, per costringere Berlusconi & C. a rivedere le condizioni che avevano portato al suo licenziamento da direttore del Tg4.
A cura di Biagio Chiariello
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L'ex direttore del Tg4, Emilio Fede, sarà processato per i presunti foto-ricatti ai vertici di Mediaset. Lo ha deciso il gup di Milano, Elisabetta Meyer, che ha rinviato a giudizio l'ex direttore del Tg4, e condannato a 3 anni e 10 mesi Gaetano Ferri, ex personal trainer del giornalista, che aveva scelto il rito abbreviato. Secondo l’accusa Fede, licenziato in tronco da Mediaset nel 2010, non avrebbe esitato a rivolgersi a pregiudicati per vendicarsi, dopo aver provato in tutti i modi di opporsi al licenziamento. In particolare di aver fatto confezionare a Ferri e a due donne, Maria Madeo e Michela Faioni (hanno patteggiato oggi 2 anni e 4 mesi), e dei fotomontaggi falsi e compromettenti che ritraevano il direttore dell'informazione di Mediaset, Mauro Crippa, parte offesa nel procedimento (non si è costituito parte civile) così come Fedele Confalonieri.

Un vero e proprio ricatto, secondo l'accusa, per costringere i vertici del Biscione a rivedere le condizioni che avevano portato alla sua cacciata. Da qui l'accusa di estorsione contestata all'ex direttore del Tg4 che dovrà rispondere anche di violenza privata per alcuni messaggi minatori che sarebbero stati inviati allo stesso Ferri nel tentativo di "estorcere a Berlusconi due milioni di euro per evitare la diffusione di foto compromettenti di Crippa". Il processo a carico di Fede prenderà il via il prossimo 2 febbraio davanti ai giudici della Sesta Sezione Penale di Milano.

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