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Grillo a Palermo: “Elezioni sono un referendum, la Sicilia è come la Catalogna”

Grillo a Palermo per l’ultima domenica prima delle elezioni insiste sul retorica del “mondo nuovo” versus “il mondo che sta scomparendo”. Spiega che il voto del 5 novembre non sarà in Sicilia un test politico, ma un vero e proprio referendum.
A cura di Annalisa Cangemi
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Ad una settimana dal voto in Sicilia Grillo arriva a Palermo, nella stessa domenica in cui è in visita nel capoluogo anche Salvini. Secondo i sondaggi il testa a testa previsto per il 5 novembre sarà proprio tra il candidato del M5S Giancarlo Cancelleri e il candidato del centrodestra Nello Musumeci.

Dopo il comizio di ieri sera a Catania Beppe Grillo ha parlato nel capoluogo siciliano, e si sposta a piedi in centro, dal quartiere arabo della Kalsa al teatro Massimo. Inizia a bordo di una eco-Lapa che trasporta Paola Taverna e Cancelleri. Poi, dopo una tappa alla focacceria San Francesco, celebre per essersi ribellata al racket, continua a piedi.  Prima ai Quattro Canti si congiunge con Di Maio, e poi in piazza Verdi incontra anche Di Battista: "Il voto siciliano è come un referendum, una linea di separazione. I siciliani decideranno se continuare a organizzare un mondo che sta scomparendo o un mondo che sta arrivando. Non è un voto politico, è un referendum. Basta vedere come sono arrivati gli altri, a segnare il territorio come i cani". 

E continua: "Il decentramento funziona, il Mondo va verso il decentramento, che è il futuro della democrazia". E parla della Catalogna, di un modello per lui vincente, che potrebbe essere applicato anche in Sicilia:"Con lo Statuto speciale qui si possono fare cose che noi in Italia non possiamo fare, qui si può sperimentare il futuro". E sostiene che i siciliani non andrebbero avanti se scegliessero ancora una volta la destra, come già accaduto 20 anni fa: "Berlusconi ha lo stesso linguaggio del '94, è un venditore di sole, un pubblicitario nell'anima. Sono certo che la gente di qui non si farà fregare. Domenica si gioca una partita fra il passato e il futuro".

Utilizza quindi gli stessi temi di cui si fa portatore anche Salvini, che però gli risponde per le rime: "Non vorrei che i 5 Stelle usassero i siciliani come cavie umane, io non lo faccio". Grillo non vuole cedere terreno e sostiene che una rimonta di Cancelleri sia ancora possibile. Ricorda che domenica prossima ci sarà uno spartiacque, una linea di demarcazione tra passato e futuro.

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