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Elezioni in Egitto: in serata i risultati, sicura affermazione dei partiti islamisti

Prima tornata elettorale in Egitto vinta dai Fratelli Musulmani, a contendersi il secondo posto nella Camera bassa del Parlamento sono ora i salafiti fondamentalisti di al-Nour ei liberali del Blocco Egiziano.
A cura di Alessio Viscardi
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Elezioni in Egitto: in serata i risultati, sicur affermazione dei partiti islamisti

Era già chiaro ieri, subito dopo la chiusura delle urne, che le elezioni in Egitto le hanno vinte i Fratelli Musulmani e il loro partito politico Giustizia e Libertà, con un favore dei oltre il 40% dei votanti. La vera partita se la giocano i partiti secondari, che dovranno formare una maggioranza con il movimento islamista moderato. Si tratta dei radicali del partito salafita di al-Nour e dei liberali del partito liberale del Blocco Egiziano. Secondo i dati che arrivano dalle urne, però, il partito degli estremisti sembra essere in netto vantaggio. Il dopo Mubarak, quindi, si caratterizza per una forte svolta religiosa nel governo del paese.

Il primo turno delle elezioni che si è svolto tra lunedì e martedì scorsi è finalizzato al rinnovo della Camera bassa del Parlamento egiziano, la cosiddetta Assemblea del popolo. Soltanto in serata saranno diffusi i dati definitivi, alle urne si è recato un terzo della popolazione – con una enorme affluenza in tutti i governatorati coinvolti: il Cairo, Fayoum, Port Said, Damietta, Alessandria, Kafr Al Sheikh, Assiut, Luxor e Al Bahar Al Ahmar. Il 14 dicembre prossimo sarà chiamato alle urne un altro terzo del popolo egiziano, mentre la tornata finale delle elezioni si terrà il 3 gennaio. Soltanto nel 2012 comincerà la procedura di rinnovo della Camera alta del Parlamento, il Cosiglo della Shura.

Il 40% dei seggi verrà assegnato tramite il sistema dell'elezione diretta: per ogni seggio, i cittadini hanno dovuto scegliere tra due candidati – per legge scelti tra operai e contadini. Il restante 60% dei seggi verrà assegnato con un sistema proporzionale a liste bloccate – ma la Commissione elettorale non diffonderà questi dati per ora.

L'affermazione dei partiti islamici, quindi, potrebbe essere frettolosa – le elezioni coinvolgono soltanto parte del paese. Si tratta del primo voto libero dopo 60 anni di dittatura, l'affermazione dei Fratelli Musulmani – quindi – potrebbe influenzare il popolo anche nelle prossime tornate elettorali. Un'affermazione dei moderati a scapito dei partiti più estremisti, ovvero i salafiti di al-Nour, che praticano il fondamentalismo islamico e vogliono l'istituzione della legge coranica nel paese. Un netto passo indietro rispetto alle rivendicazioni dei giovani laici che hanno occupato piazza Tahrire chiedendo un governo indipendente e democrazia.

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