37 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Standard and Poor’s conferma outlook Italia a ‘BBB’ negativo e prevede: Pil 2020 al -9,9%

L’agenzia di rating Standard and Poor’s conferma l’outlook italiano a ‘BBB’ negativo e prevede una contrazione del Pil del 9,9% nel 2020, per poi risalire del 6,4% nel 2021. L’agenzia prevede un aumento del tasso di disoccupazione e un incremento del deficit, che raggiungere il 6,3% del Pil alla fine del 2020.
A cura di Stefano Rizzuti
37 CONDIVISIONI
Immagine

L’agenzia di rating Standard and Poor’s ha confermato il rating dell’Italia, mantenendolo quindi a ‘BBB’, due gradini al di sopra del livello speculativo. Allo stesso modo, l’agenzia conferma anche l’outlook italiano come negativo. Standard and Poor’s prevede anche gli effetti dell’emergenza Coronavirus sull’economia italiana, stimando l’impatto alla fine dell’anno. Il Pil, secondo l’agenzia, subirà una contrazione del 9,9% per il 2020. Ci sarà, poi, un rimbalzo per il prossimo anno – il 2021 – stimato al 6,4%. L’incognita, per Standard and Poor’s, riguarda sicuramente la tempistica della ripresa, al momento difficile da prevedere considerando l’epidemia tuttora in corso. Così come incerta è la modalità della ripresa, che dipenderà anche dalla ripartenza delle attività produttive.

Il tasso di disoccupazione previsto dall’agenzia di rating è invece all’11,2%, in aumento rispetto al 10% dello scorso anno. Una stima non molto differente (ma leggermente più ottimistica) da quella inserita dal governo nel Documento di economia e finanza. Per quanto riguarda il deficit, la previsione è che salirà al 6,3% del Pil alla fine del 2020, con un debito che sfiorerà il 153%. Il calo ci sarà solo negli anni successivi, ma nel 2023 il valore sarà ancora alto: al 140% del Pil.

Standard and Poor’s, inoltre, lancia anche un avvertimento, spiegando che potrebbe “abbassare il rating se il rapporto debito/Pil non riuscisse a spostarsi su un percorso discendente chiaramente discernibile nei prossimi tre anni”. O, ancora, se l’Italia non riceverà un sostegno sufficiente dagli altri Paesi dell’Eurozona. Un taglio potrebbe arrivare “se vi fosse un marcato deterioramento delle condizioni di indebitamento che compromettono la sostenibilità delle finanze pubbliche”, come per il mancato sostegno da parte di politiche europee. In ogni caso, in questo momento, secondo l’agenzia di rating, il sostegno della Bce “consente all'Italia di rifinanziare il proprio debito a tassi di interesse reali di circa lo 0,8%”.

37 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views