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Credit Suisse, presidente di Saudi National Bank si dimette: le sue parole avevano innescato il crollo

Si è dimesso “per motivi personali” Ammar Al Khudairy, il presidente della Saudi National Bank, con le sue dichiarazioni avevano innescato il crollo delle azioni di Credit Suisse e la crisi dei mercati finanziari. Negli Usa First Citizen Bank acquisterà gran parte della Silicon Valley bank. Le Borse europee guadagnano terreno in apertura.
A cura di Ida Artiaco
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Dimissioni in arrivo per Ammar Al Khudairy, il presidente della Saudi National Bank, le cui dichiarazioni avevano recentemente contribuito a far crollare le azioni di Credit Suisse e il conseguente tracollo delle Borse, adducendo "motivi personali", come precisato in una dichiarazione ufficiale. Sarà sostituito dal CEO Saeed Mohammed Al Ghamdi, secondo quanto riporta Bloomberg. Si tratta di una successione interna visto che ricopriva la carica di amministratore delegato sempre della Saudi National Bank.

In un’intervista all’inizio di questo mese, Al Khudairy aveva dichiarato che la Saudi National Bank, partecipata per il 37% dal fondo sovrano saudita e maggior azionista di Credit Suisse, non sarebbe stata aperta a ulteriori investimenti nella banca dicendo no ad un’altra richiesta di liquidità aggiuntiva. Era il 15 marzo scorso. Ciò ha innescato il crollo del gruppo svizzero poi acquisito (e salvato) da Ubs in uno storico accordo mediato dal governo di Zurigo per contenere una crisi di fiducia che aveva iniziato a diffondersi nei mercati finanziari globali.

Chi è Ammar Al Khudairy

Al Khudairy, classe 1963, era diventato presidente della Saudi National Bank nel 2021 quando è stata creata tramite una fusione di National Commercial Bank e Samba Financial Group. In precedenza, è stato anche presidente di Goldman Sachs e Morgan Stanley sul mercato domestico, e ha fondato la società specializzata in alternativi Amwal AlKhaleej and Amwal Capital Partners, con sedi a Riyadh e Dubai.

Negli Usa asset Svb acquistati da First citizen bank

Ma quella della dimissioni di Al Khudairy non è l'unica notizia rilevante dal punto di vista economico di questo lunedì mattina. Dagli Stati Uniti è infatti l'indiscrezione secondo cui First Citizen Bank acquisterà gran parte della Silicon Valley bank, l’istituto californiano fallito qualche settimana fa che era il punto di riferimento per i prestiti e i depositi di molte aziende tecnologiche californiane e non solo.

La transazione riguarda 72 miliardi di asset, scontati di 16,5 miliardi di dollari, secondo quanto comunicato dalle autorità di controllo del mercato (Federal Deposit Insurance Corporation). La Fdic ha anche precisato che Svb aveva 167 miliardi di asset e 119 miliardi di depositi lo scorso 10 marzo, quando è stato annunciato il fallimento.

Le 17 ex filiali di Svb apriranno oggi nella nuova veste di First Citizens, ha riferito ancora la Federal Deposit Insurance Corporation .

Apertura Borse: le europee recuperano terreno, Milano a +1,33%

Intanto, le Borse europee hanno recuperato terreno questa mattina all'apertura delle Borse dopo i pesanti cali di venerdì. In salita, dunque, il FTSE MIB (+1,33%) di Milano, il CAC 40 (+1,12%) di Parigi, il DAX 40 (+1,03%) di Francoforte, l'IBEX 35 (+1,31%) di Madrid, l'AEX (+0,80%) di Amsterdam e il FTSE 100 (+0,86%) di Londra.

Risalgono anche i titoli del Credit Suisse, anche se in Europa è sotto i riflettori in particolare Deutsche Bank (+4,58%), che viaggia a passo rapidissimo, anche se da molti continua a essere identificata come l'anello debole della catena nell'Unione europea nonostante le rassicurazione delle autorità.

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