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Scontrini elettronici, prorogato al 1 ottobre l’adeguamento dei registratori telematici

L’obbligo per gli esercenti di memorizzazione elettronica e trasmissone telematica dei corrispettivi giornalieri è stato prorogato dal 1 aprile al 1 ottobre 2021 a causa dell’emergenza Covid. Di conseguenza, è rinviato al prossimo 1 ottobre anche l’adeguamento dei registratori telematici e al 30 settembre 2021 il termine entro il quale i produttori possono dichiarare la conformità alle specifiche tecniche.
A cura di Daniela Brucalossi
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L'Agenzia delle Entrate ha annunciato con una circolare che l'obbligo per gli esercenti di memorizzazione elettronica e trasmissone telematica dei corrispettivi giornalieri è stato prorogato dal 1 aprile al 1 ottobre 2021 a causa dell'emergenza Covid. Come si legge nella circolare, lo slittamento riguarda l'utilizzo esclusivo del tracciato telematico dei dati dei corrispettivi giornalieri “TIPI DATI PER I CORRISPETTIVI – versione 7.0 – giugno 2020”. Di conseguenza, è rinviato al 1 ottobre 2021 anche l'adeguamento dei registratori telematici e al 30 settembre 2021 il termine entro il quale i produttori possono dichiarare la conformità alle specifiche tecniche. Dal 1 luglio 2019 era iniziata la graduale sostituzione degli scontrini e delle ricevute fiscali con i corrispettivi elettronici (con valore di documento commerciale) per gli operatori economici che nel 2018 avevano realizzato un volume d’affari superiore a 400mila euro. Dal 1 gennaio 2020 avrebbe dovuto scattare l'obbligo anche per gli altri commercianti ma l'emergenza sanitaria ha fatto slittare più volte il termine ultimo. L'ultima scadenza era stata prevista per lo scorso 1 aprile.

Al netto di altri eventuali rinvii, dal 1 ottobre 2021 scatterà quindi l'obbligo per tutti gli esercenti di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri all'Agenzia delle Entrate. Per chi non adempirà a questi obblighi ci saranno multe molto salate. Le sanzioni saranno pari – per ogni operazione – al 90% dell’imposta corrispondente all’importo non memorizzato o trasmesso. La multa, comunque, sarà di minimo 500 euro. A queste violazioni seguirà anche la sospensione della licenza o dell’esercizio dell’attività stessa (da tre giorni a un mese oppure, se l’importo complessivo dei corrispettivi contestati supera i 50mila euro, da uno a sei mesi). Invece, ai commercianti che non avranno installato il registratore telematico andrà una multa da 1000 a 4mila euro. In caso di apparecchi manomessi o utilizzati da altri per eludere le misure, la sanzione varierà dai 3mila ai 12mila euro. Anche in questi due casi si applicherà la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività (da 15 giorni a due mesi e, in caso di recidiva, da due a sei mesi).

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