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Pagamento Assegno Unico a settembre 2022: date di accredito Inps, importi e novità

A settembre 2022 l’Inps erogherà l’Assegno Unico a partire dal 15 del mese. I genitori che hanno diritto anche al Reddito di Cittadinanza, invece, dovranno aspettare il prossimo 27 settembre.
A cura di Daniela Brucalossi
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A settembre 2022 l'Inps erogherà l'Assegno Unico a partire dal 15 del mese. I genitori che hanno diritto anche al Reddito di Cittadinanza, invece, dovranno aspettare il prossimo 27 settembre: la misura per le famiglie verrà erogata in concomitanza e sotto forma di integrazione alla misura di sostegno al reddito.

Come si legge nel messaggio 4748 del 31 dicembre 2021, l'Assegno viene erogato con diverse modalità: tramite accredito su conto corrente bancario, conto corrente postale, carta di credito o di debito e libretto di risparmi, consegna di contante presso uno sportello postale o accredito sulla carta rdc per i già beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

Per alcuni di questi soggetti l'accredito dell'Assegno Unico sulla carta rdc di Poste Italiane non sarà automatico: avranno bisogno di richiederlo compilando e inviando il modello Rdc-Com/AU, messo a disposizione sul portale Inps. Dovranno adempiere alla compilazione di questo modulo, ad esempio, coloro che hanno a carico un figlio maggiorenne fino ai 21 anni che frequenta un corso di laurea, svolge un tirocinio con reddito da lavoro inferiore agli 8mila euro annui, è registrato come disoccupato o in cerca di lavoro presso i centri per l'impiego o svolge il servizio civile universale. L'Istituto ha creato un sito web interamente dedicato all'Assegno Unico per rispondere a tutte le FAQ sull'argomento.

A partire da luglio 2022, in sede di domanda per l'Assegno Unico non è più possibile richiedere gli arretrati di marzo, aprile, maggio e giugno, ovvero i primi mesi in cui è stata erogata la misura. L'ultimo giorno utile per fare domanda degli arretrati, infatti, era lo scorso 30 giugno.

Assegno unico a settembre 2022: calendario pagamenti su carta Rdc e conto corrente

I genitori con i requisiti necessari che hanno richiesto l'Assegno Unico lo vedranno accreditato su conto corrente bancario, postale, carta di credito o debito o libretto di risparmio a partire dal prossimo 15 settembre. Coloro invece che, oltre ad avere figli, sono anche beneficiari del Reddito di Cittadinanza dovranno attendere il prossimo 27 settembre per ricevere l'accredito corrispondente all'integrazione relativa all'Assegno Unico sulla carta rdc di Poste Italiane.

Come calcolare gli importi dell'assegno unico

Per calcolare l'importo dell'Assegno Unico l'Inps ha messo a disposizione un simulatore per il calcolo della misura, da compilare con alcuni dati fondamentali: la composizione del nucleo familiare, l'indicatore Isee e la maggiorazione transitoria, ovvero la componente fiscale eventualmente spettante per coloro che hanno un Isee fino a 25mila euro. Il risultato che si otterrà va però considerato come indicativo.
Un altro modo per conoscere l'ammontare dell'Assegno Unico spettante è la consultazione delle tabelle ministeriali che indicano gli importi in base all'indicatore Isee e alla composizione della famiglia.
Il cittadino può chiedere aiuto per calcolare l'importo spettante rivolgendosi a un Caf, a un patronato o a un professionista.

Quando la domanda per l'assegno unico viene respinta

La domanda per l'Assegno Unico viene respinta nel caso in cui non sussistano i requisiti necessari. In generale, non dovrebbero ricevere rifiuti le famiglie con almeno un figlio minorenne a carico o un figlio maggiorenne under 21 con disabilità oppure che frequenta un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea, svolge di un tirocinio con un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui, è registrato come disoccupato o in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l'impiego oppure svolge il servizio civile universale.

Il genitore richiedente, invece, deve essere residente o domiciliato in Italia, pagare l'imposta sul reddito nel nostro Paese, avere la residenza in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata come minimo semestrale.

In caso di respingimento di una domanda si possono verificare le motivazioni del respingimento sul sito Inps.
Se invece il modulo inviato per richiedere la misura risulta in uno stato di "evidenza alla sede" è possibile sbloccare la procedura presentando un supplemento di istruttoria. Bisogna invece presentare della documentazione aggiuntiva se il modulo risulta "in evidenza al cittadino".

Assegno Unico, la proposta di Fratelli d'Italia sull'aumento degli importi

Le politiche del 25 settembre si avvicinano e, nel corso di questa campagna elettorale, il sostegno alle famiglie è uno dei cavalli di battaglia di alcuni partiti. La linea di Fratelli d'Italia è quella di voler alleggerire indirettamente la tassazione sulle famiglie più numerose, aumentando gli importi dell'assegno unico del 50%.  Secondo la leader di Fdi, Giorgia Meloni, l'importo massimo della misura passerebbe dai 175 ai 260 euro."Oggi la legge prevede, in estrema sintesi, un contributo per ogni figlio a carico da un minimo di 50 euro a un massimo di 175 euro al mese in caso di ISEE sino alla soglia di 15 mila euro. Importi troppo bassi, lo sanno bene i genitori – ha sottolineato Meloni – Aumenteremo l’assegno unico del 50%, che in questo modo arriverà a un massimo di 260 euro mensili per figlio".

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