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Le misure fiscali nel decreto Rilancio: sospese le cartelle esattoriali e gli atti di accertamento

Nel decreto Rilancio sono state sospese le cartelle esattoriali fino al prossimo 31 agosto: se ne riparlerà a settembre. Per le notifiche riguardanti gli atti di accertamento, invece, viene tutto rinviato al 2021. Inoltre, slittano alla fine dell’estate anche i versamenti sospesi nei mesi di marzo, aprile e maggio a carico di imprese e professionisti.
A cura di Annalisa Girardi
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Nel decreto Rilancio, con il quale il governo ha messo in campo 55 miliardi di euro a sostegno di famiglie e imprese nell'emergenza coronavirus, sono presenti anche delle misure fiscali. Tra queste anche la sospensione delle cartelle esattoriali fino al prossimo 31 agosto. I pagamenti riprenderanno quindi a partire dal 1° settembre: lo scopo è quello di non gravare ulteriormente sulle finanze dei cittadini messi già a dura prova dalla crisi economica innescata dall'emergenza coronavirus. Vengono congelate circa 22 milioni cartelle esattoriali, di cui si riparlerà solo una volta terminata l'estate.

Per gli atti di accertamento, invece, è tutto rimandato al prossimo anno: a partire da gennaio è attesa la consegna di circa 8,5 milioni di atti di accertamento. Gli uffici potranno comunque lavorare agli atti entro la fine dell'anno, ma per le notifiche sarà necessario aspettare il 2021. Chiaramente, non sono compresi gli atti indifferibili come le contestazioni di frodi fiscali.

Anche per quanto riguarda i versamenti a carico delle piccole imprese se ne riparlerà a settembre. Il pagamento di imposte e contributi era già stato rinviato all'inizio dell'emergenza coronavirus, ma è prevista una nuova deroga. Nelle scorse settimane il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri lo aveva anticipato: le scadenze per le aziende, professionisti e lavoratori autonomi slitteranno al 16 settembre. Una sospensione di oltre tre mesi, quindi, dopo i quali le imprese saranno chiamate a saldare gli adempimenti tributari che sono stati sospesi tra marzo, aprile e maggio a causa del lockdown. Lo potranno fare in un'unica soluzione o tramite quattro rate di pari importo.

Nel decreto Rilancio è previsto inoltre un ulteriore rinvio in tema fiscale: il governo ha infatti deciso di posticipare al 1° gennaio 2021 sia la tassa sulle plastiche monouso sia quella per le bevande zuccherate (dette plastic tax e sugar tax) che erano state introdotte con l'ultima legge di Bilancio approvata a fine dello scorso anno per il 2020.

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