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Fmi promuove l’Italia e alza le stime del Pil in Ue: “Ripresa meglio del previsto”

Riviste al rialzo le stime di crescita dei principali Paesi Ue, la crisi economica sembra passata ma resta l’incertezza. Calano le previsioni per gli Stati Uniti e la Gran Bretagna alle prese con la Brexit che però possono contare su numeri più alti.
A cura di Antonio Palma
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La ripresa italiana è migliore del previsto così come quella dell'Europa mentre calano le aspettative per gli Stati Uniti con la presidenza Trump. È questa in sintesi la nuova valutazione sull'economia mondiale da parte del Fondo monetario internazionale. Nell'aggiornamento al World Economic Outlook, infatti, l'Fmi rivede nettamente al rialzo le stime di crescita per il nostro Paese riducendo al contempo quelle di Stati Uniti e Gran Bretagna. Secondo le stime, il Pil dell'Italia crescerà quest'anno dell'1,3%, ovvero 0,5% in più rispetto alle previsioni di aprile. Nel 2018 invece l'economia italiana salirà dell'1%, ovvero +0,2% rispetto alle stime precedenti.

Una promozione condivisa con gli altri Paesi dell'Ue visto che le stime di crescita sono riviste al rialzo per quasi tutte le principali nazioni Ue. "Per  Francia, Germania, Italia e Spagna la crescita nel primo trimestre è stata sopra le attese", hanno spiegato dal Fondo. In totale l'area euro crescerà quest'anno dell'1,9%, ovvero +0,2% rispetto alle precedenti previsioni, mentre nel 2018 il pil salirà dell'1,7% (+0,1 punti percentuali). Al contrario è diversa la prospettiva per la Gran Bretagna , la cui crescita è rivista al ribasso dello 0,3% rispetto ad aprile ma risulta comunque al +1.7%. L'Fmi spiega come l'attività economica sia stata "più debole del previsto nel primo trimestre", osservando che resta ancora incerto l'impatto finale della Brexit, ovvero dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea.

Ancora peggiore è la previsione del Fondo Monetario Internazionale per gli Stati Uniti. anche se Il pil americano salirà sia quest'anno che il prossimo di un sostanzioso 2,1%, le previsioni sono state riviste al ribasso rispettivamente di 0,2 e 0,4 punti percentuali rispetto alle stime di aprile. La revisione per il 2017 "riflette in parte la debole crescita del primo trimestre. Ma la revisione, soprattutto per il 2018, è legata all'ipotesi di una politica di bilancio meno espansiva delle attese, data l'incertezza sui tempie e sulla natura delle politiche" hanno spiegato dal Fmi, aggiungendo: "Anche le attese del mercato per uno stimolo di bilancio sono calate".

Infine riviste al rialzo le stime di crescita della Cina e invariate quelle della Russia. A livello globale, secondo il  Fondo monetario internazionale,  la ripresa dell'economia mondiale" resta sulla buona strada" e "non c'è alcun dubbio che stia guadagnando slancio", ma permangono rischi al ribasso nel medio termine. Dopo il +3,2% del 2016, l'economia mondiale crescerà quest'anno del 3,5%, per poi accelerare il prossimo a +3,6%.

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