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Dall’energia elettrica, ai voli, passando per farina e pasta: quanto valgono ultimi aumenti record

Assoutenti ha elaborato i dati Istat sull’inflazione a maggio 2022: ne emergono aumenti record soprattutto su energia, trasporti e alcuni beni alimentari.
A cura di Giacomo Andreoli
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Anche a maggio l'inflazione continua a farsi sentire in Italia. I prezzi volano a livelli record, fino anche a raddoppiare rispetto a un anno fa. È il caso dei biglietti aerei per i voli internazionali, che visto il caro-carburante sono cresciuti del 103,3% in dodici mesi. Subito dopo l'energia elettrica, il cui prezzo è salito del 73,5%, anche e soprattutto per motivi slegati dalla guerra in Ucraina. Poi c'è l'olio di semi, che ha segnato un balzo del 70,2%, seguito dal gas (questo sì influenzato molto dal conflitto), cresciuto del 66,3% rispetto a maggio 2021. Questo il quadro fotografato da Assoutenti, elaborando i dati annuali dell'Istat sull'inflazione.

Per quanto riguarda i trasporti, questi sono nel dettaglio i rincari segnati a maggio: voli internazionali (+103,3%); altri carburanti (gpl, metano, ricarica elettrica, +43,6%); gasolio (+25%); traghetti (+22,7%); affitto garage, posti auto e noleggio mezzi di trasporto (+22,1%); voli nazionali (+21,4%); lezioni di guida, esami, patenti e controlli tecnici dei veicoli (+16,1%); benzina (+13,9%); biciclette (+6,2%).

Capitolo casa. Oltre a energia elettrica e gas, ci sono: gasolio per riscaldamento (+47,5%); condizionatori d'aria (+8,6%); macchine da caffè e bollitori (+8,3%); frigoriferi e freezer (+7,5%). Nell'ambito del turismo, invece, i prezzi di alberghi, motel e pensioni hanno segnato rincari del 14,1%, seguiti da quelli per i pacchetti vacanza internazionali (+8,6%), il fast food e i servizi di ristorazione take away (+5,2%) e infine ristoranti e bar (+4,6%).

Infine, questa è in ordine di aumento, la classifica dei rincari per i beni alimentari: olio di semi (+70,2%); burro (+22,6%); farina (+18,6%); pasta (+16,6%); pollo (+13,8%); uova (+12,3%); frutti di mare (+11,5%); gelati (+11,2%); verdura fresca (+11%); patatine fritte (+10,4%); pane (+9,6%); riso (+9,6%); latte conservato (+9,1%); pesce fresco (+8,6%); acqua minerale (+7,9%); succhi di frutta (+7,9%); zucchero (+7,7%); olio d'oliva (+7,6%); latte fresco (+6,8%); salse e condimenti (+6,8%); frutta fresca (+5,9%); caffè (+5,4%); carne bovina (+5%); birra (+3,5%).

Inflazione al 6,9%, ai massimi da trent'anni

Questi dati si inseriscono nel quadro generale sull'inflazione. Secondo l'Istat a maggio l’indice nazionale dei prezzi al consumo è cresciuto del 6,9%, toccando un picco che non si vedeva dal 1986. A trainare i rincari è l'aumento del costo dell'energia, che poi si riflettono anche sui costi finali negli altri comparti di merci.

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