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Cosa sono gli Stati generali dell’economia e a che servono

Sabato 13 giugno inizieranno gli Stati generali dell’economia, convocati dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Si tratta di una serie di incontri che serviranno a definire la linea economica che andrà seguita per rimettere in moto il Paese dopo l’emergenza Coronavirus. Il programma delle giornate è stato solo parzialmente delineato: andiamo a vedere come si svolgeranno gli incontri, dove si terranno e chi parteciperà.
A cura di Stefano Rizzuti
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Gli Stati generali dell'economia prenderanno il via sabato 13 giugno. Saranno quasi dieci giorni di incontri, confronti, discussioni per delineare la strada della ripresa economica. A cui parteciperanno tutti gli attori che potranno dare un contributo al rilancio dell'Italia. Non solo attori istituzionali. Non solo i sindacati. Non solo le associazioni di categoria. Non solo la politica, probabilmente presente solamente in parte. Ma anche “singole menti brillanti”, tanti imprenditori, attori internazionali. Gli Stati generali dell’economia, convocati dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si articoleranno attraverso una serie di incontri per provare a definire la linea – soprattutto economica – che il Paese dovrà seguire nei prossimi mesi e anni.  Quel che deve venir fuori da questi incontri è proprio un piano di rilancio, un progetto per la ripresa dell’economia italiana dopo la crisi. L’obiettivo principale è quello di farsi trovare pronti quando arriveranno i fondi del Recovery Fund. Perché l’Ue non ha intenzione di concederli senza vincoli, senza un piano adeguato per investire quelle risorse. Va, di fatto, delineata la strada in vista della prossima manovra autunnale, da iniziare a scrivere sin da subito con la collaborazione di tutti gli attori in campo.

La base di partenza: il piano Colao ma non solo

Dopo due mesi di lavoro la task force guidata da Vittorio Colao ha presentato il suo piano per il rilancio dell’Italia. E da lì si potrebbe partire agli Stati generali. Anche se solo una minima parte delle proposte potrebbe essere davvero considerata. Conte dovrebbe presentarsi all’appuntamento con un documento di sintesi, in cui ci saranno anche alcune delle proposte di Colao. Certamente non tutte. Come ha fatto capire anche il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, dicendosi aperto all’ipotesi del voluntary disclosure, ma chiudendo certamente a ogni tipo di condono. Nella sintesi di Conte ci saranno il dossier semplificazione, il tema delle infrastrutture e il capitolo investimenti. Questioni affrontate anche dallo stesso Colao, che non a caso aprirà i lavori di lunedì, illustrando il suo piano che, però, potrebbe presto esser messo nel cassetto.

Dove e come si svolgeranno gli Stati generali

La sede scelta da Conte è quella del Casino del Bel Respiro, che si trova all’interno di Villa Pamphili, a Roma. Una sede istituzionale, come si spiega anche sul sito del governo, dove si specifica che il Casino “è sede di rappresentanza durante le visite di capi di Stato e di governo”. Gli incontri dovrebbero avvenire tutti a porte chiuse. Non è prevista la presenza dei giornalisti né la trasmissione in diretta degli eventi. A dare notizia di quanto emerso dovrebbe essere lo stesso Conte durante una conferenza stampa che si terrà al termine dei lavori. L’appuntamento potrebbe essere anticipato da un altro punto stampa quando si arriverà a metà degli incontri.

Il programma degli Stati generali dell’economia e chi partecipa

Si parte sabato 13 giugno e probabilmente si andrà avanti fino a domenica 21 giugno. La prima giornata sarà dedicata agli incontri internazionali, come ha annunciato Conte. In videoconferenza ci sarà la direttrice del Fmi, Kristalina Georgieva, poi la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ma anche il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. Probabile la presenza – sempre in videoconferenza – della presidente della Bce Christine Lagarde.

Lunedì si inizierà con Colao per poi andare avanti con le parti sociali. Martedì dovrebbe toccare alle associazioni di imprese, a partire da Confindustria. Ma ci saranno anche tanti imprenditori, economisti e architetti. Per questi ultimi i nomi sembrano essere quelli di Renzo Piano, Massimiliano Fuksas e Stefano Boeri. Poi ci saranno gli incontri con i vertici delle partecipate come Enel e Fincantieri. Non ci sarà, invece, l’ex presidente della Bce, Mario Draghi. E non ci sarà neanche il centrodestra: Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani hanno deciso che Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia non parteciperanno agli Stati generali, spiegando che sono aperti al confronto solo in sedi istituzionali, venendo convocati a Palazzo Chigi. Anche se, come ha replicato lo stesso Conte, il Casino del Bel Respiro è a tutti gli effetti una sede istituzionale, a disposizione proprio di Palazzo Chigi.

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