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Bollette, nel 2019 crescono tariffe elettricità: per luce e gas in Italia prezzi più alti che in Ue

La relazione annuale di Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia e l’ambiente, fornisce i dati riguardanti i consumi e le tariffe per le bollette dell’elettricità e del gas. Fornendo, inoltre, una comparazione tra l’Italia e gli altri Paesi dell’area Euro: sia per quanto riguarda l’energia elettrica che, ancor di più, per il gas i prezzi italiani sono più alti.
A cura di Stefano Rizzuti
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Bollette elettriche in crescita nell’Eurozona, appesantite peraltro da imposte e oneri di rete in Italia. E consumi del gas in crescita in Italia, con prezzi più alti rispetto alla media dell'area Euro per i clienti domestici. Sono questi due dei principali dati emersi dalla Relazione annuale dell’Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia e l’ambiente, riguardante i consumi e l’approvvigionamento relativo al 2019. Le cifre evidenziate nel rapporto annuale riguardano anche il settore idrico e quello dei rifiuti. Andiamo a vedere quali sono le variazioni rispetto al passato e le differenze tra le tariffe italiane e quelle dei paesi dell'area Euro.

Le bollette dell’elettricità, prezzi in rialzo

Arera evidenzia un rialzo dei prezzi per i consumatori domestici, nel settore energia, in tutta Europa. L’Italia, inoltre, risente anche di un aumento dei prezzi netti, di energia e costi di trasporto, più marcato. Per quanto riguarda i consumi annui, quelli italiani sono più bassi rispetto alla media dell’area Euro (-5%) nella prima fascia di consumo, quella più bassa. Mentre salgono (+2%) rispetto alla seconda fascia, così come sono superiori per le altre classi di consumo superiori. La Germania è il Paese con i prezzi più alti per i clienti domestici per quasi tutte le fasce. Per i clienti industriali, invece, in Italia i prezzi sono mediamente più alti che nell’area Euro per tutte le classi, a causa del rialzo dei prezzi netti e delle imposte e degli oneri. Si registra, inoltre, un netto rialzo rispetto all’anno precedente, con valori più bassi su alcune classi di Germania e Gran Bretagna, ma nettamente più alti di Spagna e Francia. I consumi di energia elettrica hanno subito una diminuzione dell’1% rispetto al 2018 a causa del calo del settore agricolo e industriale, compensato comunque in parte dal domestico. Il 49,4% dei clienti domestici rientra nel mercato libero, con un aumento annuo del 3%.

Bollette del gas più care che nell’area Euro

Per quanto riguarda il settore del gas, si registra una crescita mondiale dei consumi del 3,6%. In Italia l’aumento del consumo netto di gas naturale è del 2,2%, con una diminuzione della produzione nazionale che ha comportato una maggiore dipendenza dai fornitori esteri. I clienti domestici si trovano nel 44% dei casi nel mercato tutelato, mentre il 56% nel mercato libero. Il prezzo del gas naturale per i clienti domestici in Italia è più alto della media dei prezzi dell’area Euro per tutte le classi di consumo. Peraltro fino al 2018 nella prima fascia i prezzi italiani erano più bassi, ma ora si è registrata un’inversione di tendenza. Per le altre classi, invece, il divario è leggermente diminuito, ma i costi in Italia restano più alti. Così come rimangono più alti anche i prezzi per i clienti industriali rispetto all’area Euro.

La relazione annuale Arera su acqua e rifiuti

Nella relazione annuale Arera esamina anche altri due settori: quello idrico e quello dei rifiuti. Per quanto riguarda l’acqua, si calcola che la spesa media annua, nel 2019, per un’utenza domestica residente tipo (ovvero una famiglia di tre persone) è stata di 312 euro l’anno a livello nazionale, con cifre più basse al Nord-Ovest e più alte al Centro. Per quanto riguarda i rifiuti, l’Autorità fornisce i dati sullo smaltimento negli impianti di trattamento. Per quelli di incenerimento il prezzo medio di conferimento varia da un minimo di 66 a un massimo di 193 euro a tonnellata (il prezzo medio è di 100 euro a tonnellata). Per le discariche il prezzo va da 9 euro a tonnellata a 187 euro (prezzo medio 85). Infine, per gli impianti di trattamento meccanico-biologico si va da un minimo di 27 a un massimo di 169 euro a tonnellata (prezzo medio 126).

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