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A che punto sono le trattative per il salvataggio di Alitalia

Quattro offerte sul tavolo per il salvataggio di Alitalia. Fra queste si dovrà selezionare il quarto tassello che, insieme a Ferrovie dello Stato, il ministero dell’Economia e l’americana Delta, parteciperà alla nuova società che andrà ad acquisire la compagnia di bandiera. “Auspico che si scelga tra le offerte più ambiziose e non tra quelle più conservative”, ha detto Luigi Di Maio, che sembra tendere dal lato del gruppo Toto in modo da ostacolare l’intervento di Atlantia, della famiglia Benetton.
A cura di Annalisa Girardi
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Quattro offerte per Alitalia. O meglio, per Newco, la nuova Alitalia: una compagnia formata dal gruppo delle Ferrovie dello Stato, dal ministero dell'Economia e delle Finanze, dalla compagnia statunitense Delta Airnlines e da un ultimo tassello che verrà identificato fra le società che si sono presentate ieri a Mediobanca, advisor di Fs. La sceltà ricadrà su Atlantia, il gruppo della famiglia Benetton che detiene anche Autostrade per l'Italia, Toto Holding, uno dei maggiori gruppi attivi nel settore delle grandi opere e dei trasporti, German Efromovich, proprietario della compagnia aerea colombiana Avianca, o Claudio Lotito, il presidente della Lazio.

La decisione spetterà al Consiglio di Amministrazione di Fs, impegnato oggi nell'esame delle proposte. L'amministratore delegato, Gianfranco Battisti, dovrà poi riferire ai commissari di Alitalia e al ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, come sarà costituita la nuova società che finalizzerà l'offerta per l'acquisto della compagnia di bandiera italiana. Al momento, tuttavia, le offerte di partecipazione non sono vincolati: per l'azione definitiva si dovrà quindi attendere almeno qualche settimana. A quanto anticipa il Sole 24 Ore, le quote in fase di trattativa dovrebbero essere del 35% per Fs, tra il 10 e il 15% per Delta, del 15% per il Mef e un restante 35-40% per il nuovo socio. A quanto riferisce Mediobanca, dal momento che il capitale di partenza della Newco sarà pari a un miliardo di euro, la quota della nuova società dovrebbe aggirarsi intorno ai 350-400 milioni di euro.

Il commento di Luigi Di Maio

"Auspico che si scelga tra le offerte più ambiziose e non tra quelle più conservative", ha scritto su Facebook il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio. "Quando mi sono insediato al ministero dello Sviluppo economico ho promesso ai cittadini italiani che non avremmo solo salvato Alitalia, ma che l’avremmo rilanciata con un piano ambizioso che prevedesse la presenza dello Stato nella compagine societaria. Questo perché abbiamo bisogno che la nuova Alitalia contribuisca alle politiche turistiche del Paese, andando a prendere turisti in tutto il mondo sulle rotte di lungo raggio, per portarli nel Paese più bello che c’è: l’Italia", ha continuato, confermando che la quota maggioritaria sarà costituita da Fs e dal Mef. "Voglio essere l’ultimo ministro che si occupa di Alitalia. Torniamo a farla volare in tutto il mondo, a testa alta!", ha concluso.

Le offerte

Toto sembrerebbe essere il candidato favorito da Di Maio. L'entrata nella partita dell'ex proprietario di Air One potrebbe infatti contrapporre la partecipazione della società dei Benetton. Il gruppo è in contrasto con il ministro dello Sviluppo economico per la revoca della concessione di Autostrade per l'Italia, in seguito al crollo del ponte Morandi. L'imprenditore Carlo Toto avrebbe già inviato una proposta di piano industriale al ministero dello Sviluppo economico, chiedendo un potenziamento di destinazioni nel lungo raggio. Per quanto riguarda i Benetton, pur esprimendo interesse nella questione Alitalia, avrebbero chiesto più tempo. La famiglia che controlla anche Aeroporti di Roma, principale scalo della compagnia aerea, vuole infatti lasciare all'amministratore delegato, Giovanni Castellucci, la possibilità di verificare la sostenibilità del piano industriale. Solo in questo quadro si potrebbero valutare al meglio i presupposti di investimento nella Nuova Alitalia, facendo però slittare la soluzione definitiva a dopo l'estate.

Sempre secondo quanto anticipato dal quotidiano di Confindustria, l'imprenditore colombiano, invece, avrebbe dichiarato di essere interessato ad acquisire almeno il 30% della nuova compagnia. Tuttavia, ci sarebbero alcuni dubbi sulla provenienza dei fondi. In ultima, Claudio Lotito, avrebbe detto di voler investire in qualsiasi quota superi Delta, la controparte americana della nuova società. Anche in questo caso, però, potrebbero non esserci le adeguate garanzie riguardo alla disponibilità dei fondi.

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