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Alitalia, le perdite per il coronavirus pesano: nuova cassa integrazione per un anno

Proroga di quasi un anno della cig straordinaria, in scadenza il 31 ottobre, per complessivi 6.828 dipendenti di Alitalia Sai e Cityliner. La compagnia di bandiera alle prese con il crollo dei ricavi per la pandemia per il Covid chiederà anche 150 milioni di euro aggiuntivi per scavallare l’inverno.
A cura di Biagio Chiariello
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Nuova tornata di cassa integrazione per Alitalia. La compagnia, come previsto e annunciato nel corso dell'incontro coi sindacati della scorsa settimana, chiede, infatti, il ricorso alla cig straordinaria per complessivi 6.828 dipendenti di Alitalia Sai e Cityliner dal primo novembre prossimo (l'attuale regime di cig scade il 31 ottobre) al 23 settembre 2021. Nel dettaglio la cigs richiesta per il primo ramo d'azienda interessa 3.339 del personale di volo (458 comandanti, 566 piloti, 2.315 dipendenti del personale navigante di cabina) e 3.283 dipendenti di terra. Per Cityliner, invece, Alitalia chiede l'ammortizzatore per un totale di 206 unità, di cui 204 naviganti (41 comandanti, 58 piloti e 105 assistenti di volo) e 2 dipendenti del personale di terra.

Il crollo del traffico globale a seguito dell’emergenza coronavirus ha messo in seria difficoltà la compagnia di bandiera italiana come tutte le linee aeree mondiali. “Anche in ragione del protrarsi dell’emergenza Covid 19 la società si trova ancora oggi nella necessità di proseguire nel percorso di cigs connesso alla gestione commissariale, con le modalità estese da ultimo condivise con le parti sociali, persistendo, oltre alle problematiche fisiologiche che hanno portato alla gestione commissariale, condizioni di difficoltà eccezionali e non prevedibili connesse all’attività aziendale”. Così nella comunicazione inviata da Alitalia.

La richiesta di proroga era stata anticipata nei giorni scorsi dal commissario Giuseppe Leogrande. Il governo ha stanziato 200 milioni di euro per far fronte alle perdite dei ricavi legati alla pandemia. Alitalia ne chiederà altri 150 che le dovrebbero permettere di andare avanti almeno fino al prossimo marzo. L'ammortizzatore sociale equivale alla riduzione prevista nel piano industriale allo studio degli advisor che punta ad una società molto snella (dai 35 ai 70 aerei) con circa 5 mila dipendenti complessivi, contro gli 11.300 attuali.

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