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De Magistris due anni dopo perde il quinto assessore: Tuccillo si dimette

Nuovo terremoto nella giunta del sindaco di Napoli, Tuccillo va via in polemica: “Rivoluzione arancione finita, sono deluso”.
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A pochi giorni dal secondo compleanno della sua giunta, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris perde il suo sesto assessore: è Bernardino Tuccillo, già responsabile della delicatissima delega al Patrimonio che si è dimesso per questioni politiche, motivando la sua scelta e il suo dissenso con una lettera, come riportato dal quotidiano web "Il Domenicale di Casoria". La decisione, maturata da tempo, è stata presa a pochi giorni dall'annunciato rimpasto di giunta deciso dal primo cittadino, rimescolamento di carte che sarà annunciato presumibilmente mercoledì 22, in previsione del quale il nome di Tuccillo era già dato tra i possibili uscenti.

Tuccillo è il quinto assessore della giunta de Magistris a lasciare a due anni dall'insediamento: prima di lui è toccato al magistrato anticamorra Giuseppe Narducci, assessore alla Legalità; all'economista Riccardo Realfonzo, assessore al Bilancio, sollevato dall'incarico. Poi ad Alberto Lucarelli e Sergio D'Angelo, rispettivamente titolari delle deleghe ai Beni comuni e alle Politiche sociali, che si dimisero dopo aver annunciato la candidatura alle elezioni politiche nelle liste di Rivoluzione Civile, esperienza elettorale da poche migliaia di voti. Di seguito la lettera di dimissioni dell'assessore Tuccillo, datata 17 maggio.

Caro Luigi,
essendo ormai, per tua legittima e più volte ribadita decisione, giunto a conclusione questo primo ciclo dell'attuale esperienza amministrativa, fortemente caratterizzata per i suoi tratti di originalità, innovazione ed autonomia, desidero comunicarti la mia scelta di rimettere nelle tue mani le deleghe di Assessore.

Sarebbe sbagliato esprimere a caldo valutazioni su questi due anni di intenso lavoro, al fianco tuo e dei colleghi di Giunta. Il tempo, come sempre, metterà ogni cosa al suo posto: eventuali meriti ed errori, torti e ragioni.
Mi limito a sottolineare che non ho lesinato energie e “passione”. “Ci ho creduto tanto, ci ho creduto da impazzire, ero pronto a perdere un pezzo di vita”, cantava il mai dimenticato Gaber.
Voglio ostinatamente continuare a crederci, per cui auguro a te ed alla città le migliori fortune.

Cordialmente,
Berardino

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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