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Canone Rai 2016 in bolletta: si potrà non pagare?

Da gennaio 2016 il canone Rai si pagherà assieme alla bolletta dell’energia elettrica, in dieci rate da 10 euro. Ecco cosa fare per (provare a) non pagarlo (nel caso se ne abbia diritto, ovviamente).
A cura di Redazione
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Come noto, dal prossimo gennaio il canone Rai cambierà radicalmente. L’esecutivo ha scelto di intervenire sul canone Rai in sede di legge di stabilità. L’importo della tassa è passato da 113,50 euro a 100 euro, che saranno pagabili in rate da 10 euro ciascuna e allegate alla bolletta dell’energia elettrica. Il discrimine resta sempre il possesso dell’apparecchio televisivo, anche se la tassa verrà pagata “solo” sull’abitazione principale.

L’idea nasce, come spiegano fonti del Governo, dalla volontà di abbattere il peso dell’evasione fiscale. “Non si può continuare, da paese civile, ad affermare astrattamente un obbligo e tollerare che il 30% non lo rispetti, questa è una cosa da paese incivile”, ha spiegato in Commissione Bilancio il viceministro Morando.

Dunque la tassa, che lo ricordiamo, è legata alla detenzione di uno o più apparecchi abilitati o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive (come disposto dall’articolo 1 del Regio Decreto numero 246 del 21 febbraio 1938), subirà una prima “ristrutturazione”, in attesa che il Governo ottenga il via libera per ridefinirla in maniera complessiva (ricordiamo che, in sede di discussione della riforma della Rai, il Governo non ha avuto il via libera alla delega sul canone).

Il canone Rai a rate?

La riforma del canone Rai è stata presentata come rivoluzionaria anche perché introduce una rateizzazione dell’importo dovuto, allegata appunto alla bolletta dell’energia elettrica. In realtà, anche nella sua versione “attuale”, il canone Rai è rateizzabile, come indicato dal ministero dello Sviluppo Economico. La somma di 113,50 euro può infatti essere rateizzata in due modalità diverse: 2 rate di 57,92 euro da pagare rispettivamente entro il 31/1 e il 31/7; 4 rate da 30,16 euro da pagare entro il 31/1, 30/4, 31/7 e 31/10. Per i pensionati, a certe condizioni, è poi in vigore una rateizzazione personalizzata.

Canone Rai 2016: esenzioni

La nuova normativa andrà sostanzialmente ad ampliare la platea di coloro che devono corrispondere il canone Rai. Come detto, la somma sarà aggiunta (come voce a parte) sulla bolletta elettrica per le “sole case principali”, mentre permarranno i criteri di esenzione precedenti per quel che concerne il pagamento del canone Rai.

Sono già esonerati dal pagamento i militari delle Forze Armate Italiane (ovviamente solo per quel che riguarda “ospedali militari, case del soldato, sale convegni e circoli ricreativi, mentre per gli alloggi privati non vale l’esenzione), i militari della NATO, gli agenti diplomatici e consolari e i rivenditori o riparatori di apparecchi televisivi.

Posso non pagare il canone Rai?

La questione è piuttosto controversa, anche considerando che per le modalità di riscossione e tutte le altre specifiche, anche dopo l’approvazione definitiva della legge di stabilità, bisognerà attendere il decreto attuativo da parte del ministero dello Sviluppo Economico. Decreto che dovrà peraltro essere emanato entro 45 giorni dall’entrata in vigore della legge di stabilità.

Cominciamo col dire che, come anticipato da membri dell’esecutivo, spetterà all’utente segnalare all’Agenzia delle Entrate la richiesta di esenzione dal canone Rai, dichiarando tramite una apposita autocertificazione, di non essere in possesso di un apparecchio televisivo. Ricordiamo che il pagamento di canoni per abbonamenti a pay-tv satellitari o digitali non esonera l’utente dal versamento del canone Rai e che non è possibile “sospendere” temporaneamente il pagamento del canone.

Cosa succede se non pago il canone Rai

Sostanzialmente cambierà poco o nulla, nel senso che la “questione” passerà nelle mani dell’agenzia delle Entrate. Cominciamo col riepilogare le sanzioni “attuali”: in caso di ritardo inferiore a 30 giorni si deve corrispondere una sanzione amministrativa pari a un dodicesimo dell’importo del canone; se superiore a 30 giorni la sanzione è di un sesto per ogni semestre; se superiore a sei mesi si pagano anche gli interessi di mora, nella misura dell’uno percento a semestre.

Con il nuovo meccanismo cambierà poco, considerando che nel caso di morosità sarà direttamente il gestore del servizio di fornitura dell’energia elettrica a comunicare (con una frequenza di due mesi) l’inadempimento all’Agenzia delle Entrate, che prenderà in carico il caso e avvierà l’azione di recupero.

È importante sottolineare come non è previsto il distacco della fornitura elettrica nel caso di mancato pagamento.

Il canone Rai con RID, in ricevitoria o con bollettino

L’introduzione del canone in bolletta comporta alcuni cambiamenti nella struttura della tassa e chiama in causa anche soggetti terzi. Pochi giorni fa il il viceministro dell'Economia, Enrico Morando, intervenendo in commissione Bilancio, ha spiegato come il provvedimento potrebbe subire delle modifiche, considerato che, ad esempio, “i soggetti incaricati di far pagare il canone, che saranno definiti dall'autorità, dovranno essere rimborsati”.

Per ora la volontà dell’esecutivo resta quella di allargare “anche al pagamento dell’abbonamento televisivo, tutte le autorizzazioni, accordate dai titolari di utenza elettrica, all’addebito diretto sul conto corrente bancario o postale o su altri sistemi di pagamento allo scopo di rendere più semplice l’iter di corresponsione del canone”. In pratica, se pagate tramite addebito su conto corrente la bolletta elettrica, in fattura troverete automaticamente addebitato anche l’importo del canone. Il canone verrà addebitato sulla prima fattura corrispondente alla fornitura di energia elettrica consecutiva alla scadenza del pagamento. L’utente può ovviamente revocare la propria autorizzazione in qualsiasi momento.

Restano, inoltre, tutte le altre modalità alternative.

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