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Elezioni politiche 2018

D’alema: “Basta dire ‘meno tasse per tutti’. Chi ha di più deve pagare, ci sono 4,8 milioni di poveri”

Ospite a Otto e Mezzo, Massimo D’Alema ha a lungo parlato del Partito Democratico e della coalizione di centrosinistra in ottica elettorale, facendo comunque intendere, per l’ennesima volta, di non essere intenzionato a prendere in considerazione l’offerta del Pd guidato da Renzi.
A cura di Charlotte Matteini
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Ospite a Otto e Mezzo, l'ex ministro degli Esteri ed ex esponente del Partito Democratico, Massimo D'Alema, ha discusso della ipotetica coalizione di centrosinistra con il Pd lasciando intendere che non ci sarebbe ormai più nulla da fare per ricucire i rapporti con il partito guidato da Matteo Renzi. "Orfini lo conosco da piccolo e non si può permettere di dire che faccio ridere. Questo modo di rapportarsi a chi non la pensa come te è il tratto caratteristico di Renzi e il suo gruppetto. Ed é il motivo per cui non stanno simpatici alla maggior parte degli italiani", ha sottolineato D'Alema.

Per quanto riguarda la candidatura a premier dell'attuale presidente del Senato Pietro Grasso, D'Alema ha spiegato: "C'è stato un appello di Mdp a Pietro Grasso e deciderà lui. Penso che sarebbe un grande valore aggiunto, è una grande personalità, gode di rispetto, è autorevole e sa comandare". "Spero in nuovo oggetto di centrosinistra con consenso a 2 cifre", ha proseguito D'Alema parlando della futura coalizione di sinistra che ha in mente di creare insieme agli alleati – che al momento potrebbero essere Sinistra Italiana, Possibile e Campo Progressista di Giuliano Pisapia – aggiungendo inoltre di essere disponibile a candidarsi, preferibilmente in Salento, qualora gli elettori glielo chiedessero.

Per quanto riguarda il capitolo tasse, D'Alema è stato molto duro con Renzi e in particolare con l'abolizione dell'Imu sulla prima casa: "Chi ha un reddito medio-alto deve pagare l'Imu sulla prima casa. Io non pago l'Imu e sono un cittadino in grado di farlo. Una famiglia dove entrano 3.500-4000 euro è in grado di pagarla, chi ha un reddito basso non deve pagarla, chi ha reddito medio alto la deve pagare".

"Penso che la grande priorità sia promuovere investimenti nella ricerca, nell'innovazione. Anziché sprecare i fondi in bonus di ogni genere, per i 18enni, il bonus bebè, se uno dicesse siamo indietro sul piano tecnologico e dobbiamo investire… Io non direi ‘meno tasse per tutti' in un paese in cui il 20% detiene il 70% e non paga per il 70 per cento perché in parte evade, in parte elude e perché la tassazione è tale per non fargliele pagare. Per esempio non c'è l'Imu sulle case di lusso. C'è qualcosa che non funziona. I soldi non ci sono? Basta non sprecarli in bonus. Ci sono 4,8milioni di poveri in Italia, la priorità è detassare il cibo per i cani?".

Proprio a ridosso dell'intervista di Massimo D'Alema a Otto e Mezzo, il cofondatore di Mdp, Pier Luigi Bersani, parlando delle future alleanze elettorali, ha dichiarato al Tg5: "Le alleanze non ci sono. Noi ci rivolgiamo a un popolo del centrosinistra che si è sentito tradito, quelli che ci voteranno non voterebbero Pd. Un centrosinistra a traino Pd così come un Pd a traino renziano è stato rifiutato da larga parte del centrosinistra". Domenica partirà un percorso nuovo, una sinistra civica e plurale che proporrà al Paese una ricetta diversa, proporrà di ridurre le diseguaglianze partendo dal tema del lavoro".

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