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Stadttempel, la sinagoga di Vienna sopravvissuta all’Olocausto e all’attentato del 1981

Lo Stadttempel, la sinagoga di Vienna nei cui pressi ieri sera è iniziato l’attacco terroristico alla capitale austriaca, è l’unico luogo di culto per ebrei a non essere stato distrutto durante la Seconda guerra mondiale ed essere tuttora attivo. Nel 1981, durante un bar mitzvah, era stato oggetto di un altro attacco terroristico che aveva causato due morti e decine di feriti.
A cura di Redazione Cultura
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Un attentato terroristico ha sconvolto Vienna ieri sera 2 novembre, poco dopo le 20, quando le strade della capitale austriaca erano affollate di gente in vista dell'ultima sera prima del lockdown light dichiarato dal governo austriaco per fronteggiare la seconda ondata della pandemia da Coronavirus. Al momento, da quel che sappiamo, le vittime sono quattro. Diciassette i feriti, tra cui alcuni in condizioni molto gravi. Le immagini dell'attentato, in diversi luoghi della capitale austriaca, hanno fatto il giro del mondo e hanno riportato alla mente i ricordi di altri attentati del passato, lontani quasi quarant'anni. Al centro degli attentati di ieri, come oggi, purtroppo sempre lo stesso simbolo: la sinagoga Stadttempel, luogo di culto di fede ebraica e monumento pubblico

L'attentato del 1981 contro la stessa sinagoga: la Stadttempel a Vienna

La Stadttempel, la sinagoga a Vienna
La Stadttempel, la sinagoga a Vienna

Circa quarant'anni fa, il 29 agosto del 1981, un commando terroristico palestinese, lanciò quattro bombe a mano contro la sinagoga Stadttempel di Vienna, mentre si stava svolgendo la cerimonia di un bar mitzvah a cui stavano partecipando quasi 200 persone. In quell'occasione, i terroristi uccisero due persone e ne ferirono altre sedici. Dopo l'attentato, la polizia catturò i due attentatori di origine araba.

Stadttempel: la sinagoga di Vienna sopravvissuta alla Seconda guerra mondiale

Vienna, Anschluss del 1938
Vienna, Anschluss del 1938

Lo Stadttempel, in stile neoclassico, è una sinagoga costruita tra il 1823 e il 1826. Non era la più grande sinagoga di Vienna ma è l'unica, tra le novantatré sinagoghe viennesi, a non essere stata distrutta durante la Seconda guerra mondiale ed essere tuttora attiva come luogo di culto degli ebrei viennesi. Con l'Olocausto, infatti, la comunità ebraica di Vienna è stata quasi azzerata e Stadttempel è l'unica sinagoga della città ad essere sopravvissuta agli orrori della guerra. Dopo i danneggiamenti subiti, nel 1963, la sinagoga fu restaurata e restituita alla comunità ebraica viennese.

Attentato terroristico a Vienna: cosa sappiamo finora

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La capitale austriaca è stata colpita ieri sera da un attacco compiuto in diversi punti del centro della città, nell’ultima sera prima del lockdown, che nel Paese scatta da oggi. Sono al momento quattro le vittime. Un assalitore è stato ucciso dalla polizia, il suo nome era Kurtin S., un ventenne nato a Vienna di origini albanesi e macedoni. “Der Falter” scrive che l’uomo era conosciuto ai servizi segreti austriaci. Inoltre, a detta degli 007 di Vienna, l’attentatore faceva parte di un gruppo di circa 90 islamisti austriaci che aveva manifestato l’intenzione di recarsi in Siria. La prima sparatoria è avvenuta nei pressi della sinagoga, chiusa già da un paio d’ore. Subito dopo è iniziata la corsa degli assalitori per le vie della città, tra le strade e i ristoranti dove la gente si godeva l’ultima serata prima dell’entrata delle misure restrittive per combattere il Covid-19.

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