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Scoperta una necropoli romana con più di 400 tombe

A Blaundos, in Turchia, un team di ricerca dell’Università di Uşak ha riportato alla luce una delle più grandi necropoli del mondo: ospiterebbe circa 400 tombe di cultura romana, scavate nella roccia e risalenti a circa 1800 anni fa, quando l’antica città era ancora sotto il controllo romano. Molte tombe sono decorate con immagini raffiguranti rami di vite, grappoli d’uva, fiori, animali e figure mitologiche.
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A Blaundos, in Turchia, un team di ricerca dell’Università di Uşak ha riportato alla luce una delle più grandi necropoli del mondo: ospiterebbe circa 400 tombe di cultura romana, scavate nella roccia e risalenti a circa 1800 anni fa, quando l'antica città era ancora sotto il controllo romano. Molte tombe sono decorate con immagini raffiguranti rami di vite, grappoli d'uva, fiori, animali e figure mitologiche.

"Le famiglie hanno usate queste tombe per generazioni"

"Le tombe sono piene di sarcofagi, molti dei quali contengono i resti di più persone. Un indizio, questo, che fa pensare che le famiglie abbiano usato queste tombe per diverse generazioni – ha dichiarato all'agenzia stampa Anadolu Agency Birol Can, archeologo dell’Università di Uşak in Turchia e coordinatore del progetto di ricerca a Blaundos. Can ha proseguito spiegando che "Alcune tombe avevano ancora corredi che includevano specchi, diademi, anelli, braccialetti, forcine per capelli, strumenti medici, cinture, coppe e lucerne, tutti elementi che fanno luce sulle persone sepolte nelle tombe, come il loro sesso, occupazione, abitudini e l’epoca della sepoltura”.

Murales che raccontano un passato lontano

Inoltre, il team di ricercatori ha rinvenuto alcuni murales che raffigurano scene di viti e vendemmia, coreografie di fiori di vari colori intrecciati in ghirlande, ma anche pannelli decorativi a motivi geometrici. Oltre alle figure tratte dalla natura  – con un carico di significati simbolici tipici della tradizione funeraria romana -, nei murales sono state trasposte anche alcune rievocazioni mitologiche con i personaggi di Hermes (Mercurio), Eros (Cupido) e Medusa, raffigurati in compagnia di alcuni animali, come uccelli e cani. Inoltre, gli archeologi hanno trovato diversi indizi che suggeriscono che gli individui sepolti in questa necropoli rupestre siano vissuti in epoca romana. Si tratta di frammenti di ceramica e monete che indicano che le sepolture risalgono al II-IV secolo d.C.

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