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Katharina Hinsberg in mostra a Roma per la Galleria Marie-Laure Fleisch

“Spatien” è la prima personale italiana dell’artista tedesca Katharina Hinsberg, una mostra poetica e d’impatto che inaugura la nuova sede della Galleria Marie-Laure Fleisch.
A cura di Gabriella Valente
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Nel centro storico della capitale, tra le strette vie del rione Campo Marzio, la galleria Marie-Laure Fleisch ha inaugurato la nuova sede con la mostra dell’artista tedesca Katharina Hinsberg, alla sua prima personale in Italia.

La Fleisch si è trasferita in via di Pallacorda, nelle sale che ospitavano la storica galleria di Gian Enzo Sperone, là dove un tempo c’erano le antiche scuderie di Palazzo Cardelli. L’evento inaugurale della nuova casa e della nuova stagione è Spatien, il progetto di Katharina Hinsberg che, tra disegno e installazione, avvolge e coinvolge con delicatezza.

Spatien, 2010. Carta velina, dimensioni variabili
Spatien, 2010. Carta velina, dimensioni variabili

Nella sala principale, lunghi e sottili fili di carta velina color arancione, meticolosamente ritagliati ed attaccati al soffitto uno ad uno, pendono dall’alto e finiscono sul pavimento a formare morbidi grovigli di colore. La pioggia filiforme riempie così lo spazio, ne filtra e modifica la visione pur senza ostacolarla; al contempo quello stesso spazio rimane percorribile, trasformato quasi in un labirinto fragilissimo e attraente che il pubblico attraversa attento e incuriosito. Quella appena descritta è l’installazione che dà il titolo alla mostra, Spatien. Spatien è un intervallo, un intermezzo spaziale, e dunque temporale; è un in-between ricco di significati, quasi una misura, un modo di concepire l’ambiente e di ridisegnare l’architettura invadendola e accarezzandola.

Nella mostra romana, insieme al lavoro site-specific, Katharina Hinsberg presenta una serie di particolari lavori su carta, disegni astratti dove il segno grafico è a sua volta una linea di carta ritagliata in dimensioni millimetriche e applicata sul supporto. Tra scultura e disegno, forma plastica e forma grafica, i lavori di Katharina usano la carta come elemento costruttivo sia sulle due che sulle tre dimensioni.

Divis, 2013, Matita rossa su carta sagomata. Courtesy Galleria Marie–Laure Fleisch, Photo Giorgio Benni
Divis, 2013, Matita rossa su carta sagomata. Courtesy Galleria Marie–Laure Fleisch, Photo Giorgio Benni

Nella produzione dell’artista tedesca la tecnica privilegiata è il disegno, il materiale è la carta, la forma è la linea. Ogni cosa viene però utilizzata secondo declinazioni originali: il disegno si fa architettura, la carta diviene mezzo costruttivo, la linea diventa materia. Con estrema cura, con dedizione e impegno, in un tempo molto lungo, l’artista taglia la sua carta, ritaglia le sue linee, e dai tagli nasce la forma, in un procedimento affascinante che collega le operazioni di sottrazione e di costruzione.

Mentre analizza il confine labile e la tensione tra i diversi generi artistici, Katharina mette in atto diversi approcci artistici insieme: nel suo lavoro si riscontra infatti un’evidente manualità nel disegno così come nel ritaglio meticoloso, nella costruzione e nell’allestimento accurato; al contempo è forte anche l’aspetto concettuale, sia nella fase esecutiva dell’opera che nel risultato finale. L’effetto vede convivere un forte impatto visivo ed una grande delicatezza.

La mostra Spatien alla Galleria Marie-Laure Fleisch è visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 14 alle 20, il sabato dalle 16 alle 20. Per contatti ed altre informazioni qui il link al sito della galleria.

Immagine principale: Spatien, 2010, carta velina, dimensioni variabili. Installation view e dettaglio presso Galleria Marie-Laure Fleisch. Courtesy Galleria Marie-Laure Fleisch, Photo Giorgio Benni
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