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In mostra al Museo Etrusco il corredo dei principi Barberini e Bernardini: mancava da 8 anni

Dopo otto anni, in occasione della riapertura delle Giornate europee del Patrimonio, il Museo Etrusco di Roma ha finalmente la possibilità di riattivare l’esposizione integrale dei corredi delle tombe dei principi Barberini e Bernardini scoperte a Palestrina, con un nuovo allestimento nello spazio di Villa Poniatowski.
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Dopo 8 anni, in occasione della riapertura delle Giornate europee del Patrimonio, il Museo Etrusco di Roma ha finalmente la possibilità di riattivare l'esposizione integrale dei corredi delle tombe dei principi Barberini e Bernardini scoperte a Palestrina, con un nuovo allestimento nello spazio di Villa Poniatowski.

Il furto degli ori castellani nel 2012

Era il 2012 quando furono rubati gli "ori castellani", una delle componenti più preziose dell'intera collezione: dopo il furto, il Museo Etrusco attuò le adeguate contromisure, sottraendo agli occhi dei visitatori gli oggetti più costosi e sottoponendoli a un rigido regime di sicurezza, privando il pubblico della possibilità di godere di una fruizione completa di un patrimonio così unico. Per questa via, una ferita lunga 8 anni è stata finalmente serata: il tesoro dei principi di Praeneste è di nuovo un bene culturale a disposizione di tutti.

Le parole di Valentino Nizzo, direttore del Museo Etrusco di Villa Giulia

Intervistato da AndKronos, il direttore Valentino Nizzo ha manifestato la propria soddisfazione per il raggiungimento di un traguardo così importante per la galassia italiana dei beni culturali: "Abbiamo finalmente sanato una ferita: non solo con la riapertura di Villa Poniatowski anche se per il momento un solo giorno a settimana, il venerdì; ma anche e soprattutto con l'esposizione integrale dei due più importanti corredi principeschi dell'orientalizzante, quelli delle tombe Barberini e Bernardini provenienti da Palestrina". "Lo abbiamo fatto nel miglior modo possibile – ha proseguito Nizzo – grazie a un nuovo allestimento, nato anche dall'accordo con le mostre temporanee ospitate dal Parco archeologico di Pompei e dal Museo Archeologico nazionale di Napoli, che ci consente di raccontare e proporre questi corredi come finora non era mai avvenuto, rendendo tutto più leggibile e comprensibile, fruibile anche per i disabili e i bambini, distribuendo gli oggetti come erano stati ritrovati al momento dello scavo". Secondo Nizzo, le iniezioni di liquidità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza eserciteranno un ruolo cruciale per i destini del museo: "Con i fondi del Recovery Plan e l'assunzione di nuovo personale, come anticipato dal direttore generale dei Musei, Massimo Osanna, punteremo ora all'apertura integrale di Villa Poniatowski con gli stessi orari quotidiani di Villa Giulia".

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