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Björk in mostra al MoMA

Un’esperienza immersiva nel mondo surreale della cantante islandese: tra musica, immagini, video, sculture, design e alta tecnologia, il museo di New York celebra Björk.
A cura di Gabriella Valente
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Dall’8 marzo al 7 giugno il MoMA di New York racconta il mondo fantastico di Björk.

Björk

Non è una semplice esposizione, non può essere un’esposizione semplice, quella dedicata ad un personaggio così complesso come l’artista islandese. Cantante, musicista, compositrice, partendo da Reykjavík, dove è nata nel 1965, Björk ha conquistato il mondo con il suo fascino, la sua unicità e le sue sperimentazioni. Sempre originale, poliedrica e audace, l’artista ha trascinato il pubblico nei suoi mondi surreali, dando corpo alla sua spregiudicata fantasia attraverso suoni e immagini sempre travolgenti.

Collaborazioni con altri artisti

Avvalendosi di collaborazioni di altissimo livello, con registi, fotografi, designer, artigiani e artisti, Björk ha fatto sì che la sua produzione riguardi non solo la musica, ma anche le arti visive, il design, la moda, il cinema ed ogni campo sperimentale. Non è trascurabile che la cantante sia stata sposata con Matthew Barney, artista californiano eccentrico e innovativo, tra i più importanti della scena internazionale. Dalle composizioni musicali alle copertine degli album, dai videoclip ai live show, Björk ha creato un’estetica travolgente, stridente o piacevole, gotica o pop, ma in tutti i casi emozionante.

Björk. Credit: Photograph by Danny Clinch
Björk. Credit: Photograph by Danny Clinch

La mostra

Ecco perché il progetto newyorkese, curato da Klaus Biesenbach, risulta così ricco e avvincente: raccoglie in uno spazio e in un tempo contenuti tutta l’arte della cantante islandese, raccontando in questa speciale retrospettiva i vent’anni di carriera di un’artista speciale. È un’esperienza realmente immersiva nella dimensione avanguardista e bionica di Björk: il visitatore della mostra con un’audioguida che localizza posizione e spostamenti è accompagnato, in maniera interattiva e intima, da musica, suoni e racconti nei mondi eccentrici della cantante. Cover di dischi, proiezioni, fotografie, manichini, costumi, accessori, oggetti di design, strumenti musicali, diari e appunti originali per un’esperienza davvero multimediale, intima e ipertecnologica, personale e relazionale, narrativa e sperimentale.

Il video Black Lake

Dal debutto del 1993 fino ai lavori del 2015, la mostra newyorkese si chiude con un’opera commissionata proprio dal MoMA, il film Black Lake, installazione video-musicale realizzata da Björk in collaborazione con Andrew Thomas Huang: alta definizione, ipertecnologia e manipolazioni in post-produzione, per immagini dove la cantante è protagonista di avvenimenti incredibili in atmosfere suggestive. Qui sotto si può vedere un piccolo estratto del video, mentre nella gallery c’è una selezione di immagini in mostra al MoMA.

Il concerto di Roma

E se New York è troppo lontana, per immergersi nell'arte di Björk bisognerà aspettare che la cantante arrivi a Roma, dove è in programma l’unica tappa italiana del suo tour 2015, prevista per il giorno 29 luglio all’Auditorium Parco della Musica.

Immagine principale: Björk, Medulla, 2004 (particolare) – Credit: Photography by Inez van Lamsweerde & Vinoodh Matadin. Image courtesy of Wellhart Ltd & One Little Indian
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