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Bari, la Biblioteca nazionale sospende i servizi: “Manca il personale”

Dal 1 dicembre sospesi tutti i servizi di prestito e distribuzione dei libri, oltre alla vigilanza dell’immenso patrimonio librario della Biblioteca nazionale Sagarriga Visconti-Volpi di Bari, una delle più importanti del Sud Italia. La colpa? La mancanza di personale. Tra pensionamenti e mancato turn over, ecco il declino della cultura di un Paese.
A cura di Redazione Cultura
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Getty Images
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Una delle più prestigiose biblioteche nazionali del nostro Paese, tra le maggiori al Sud e di sicuro la più significativa dell'intera Puglia, la Sagarriga Visconti-Volpi di Bari, chiude i battenti per mancanza di personale. O meglio: sospesi dal 1 dicembre tutti i servizi di prestito e distribuzione di volumi, ma anche le attività di accoglienza e vigilanza. La chiusura di una biblioteca, peraltro così prestigiosa, può essere definito lo scacco matto alla cultura di un Paese. A cosa serve sbandierare i numeri degli ingressi in un museo, l'aumento dei flussi turistici, se poi a un cittadino viene impedito l'accesso gratuito alla conoscenza? Dal primo dicembre, infatti, non saranno più consultabili oltre 300 mila volumi di monografie, 55 incunaboli, 50 mila volumi antichi a stampa, 5 mila periodici e poi manoscritti, pergamene e epistolari, oltre che carteggi di personalità del calibro di Tommaso Fiore.

Biblioteca Nazionale di Bari: "Nessuna vigilanza sui libri"

La Biblioteca nazionale Sagarriga Visconti-Volpi di Bari è di sicuro, dopo quelle di Napoli e Palermo, la più importante del Meridione d'Italia. Fondata nel 1865 ha visto aumentare fino ad oggi il suo patrimonio librario in maniera esponenziale, diventando un punto di riferimento fondamentale per la cultura del nostro Paese.

Al momento, come riferito dalla direttrice Eugenia Scagliarini in una informativa di valore ufficiale alle organizzazioni sindacali e alla Direzione generale biblioteche e Istituti culturali del ministero, il 1 dicembre prossimo non saranno più disponibili al pubblico alcuni servizi fondamentali della struttura, quali il prestito dei volumi, la distribuzione. E non solo. A partire dal 1 dicembre sarà impossibile anche vigilare sull'immenso patrimonio librario della struttura, considerato che "si dispone di un’unica unità utile assistente fruizione, vigilanza e accoglienza (parzialmente abile)". A ciò va aggiunto il fatto che, evidenzia la direttrice:

come per tempo anticipato, le altre due unità presenti in organico dovranno usufruire delle ferie residue maturate prima di andare in pensione a partire dal primo gennaio del 2020 e pertanto non saranno più presenti.

I sindacati contro  la chiusura della Sagarriga Visconti

Il declino della cultura, in particolare al Sud, sembra trovare in questa vicenda una situazione esemplare. Lo evidenziano anche i segretati della Fp Cgil Bari e della Fp Cgil Mibac, Dario Capozzi Orsini e Matteo Scagliarini, che insieme affermano:

Sembra un inesorabile declino che non trova soluzione. La situazione che sta attraversando la Biblioteca nazionale pare ormai raggiungere un punto di non ritorno e purtroppo fra poco anche l’Archivio di Stato di Bari, che ha sede sempre nell’ex Macello, si troverà nella stessa situazione. Nonostante la direzione abbia inviato note allarmate, non ha ricevuto alcun riscontro. Il rischio di chiusura sembra inesorabile. Un grandissimo patrimonio librario, di conoscenze e di storia del territorio è messo a rischio. Noi continueremo a lottare per scongiurare questo pericolo.

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