Addio a Brian Wilson, il fondatore dei Beach Boys è morto a 82 anni

Addio a Brian Wilson, fondatore dei Beach Boys, morto pochi giorni prima di compiere 83 anni. Con la sua musica, insieme alla band che mai si è sciolta, ha scritto pagine indelebili della musica internazionale, segnando in modo inequivocabile il decennio degli anni Sessanta, influenzando il genere pop e rock della seconda parte del Novecento. Brian Wilson è stato un artista che ha cambiato l'idea del pop contemporaneo assieme ai Beatles da cui si ispirò per l'album capolavoro Pet Sounds (ispirato da Rubber Soul) e che a sua volta ispirò la band di Liverpool per Sgt Pepper's Lonely Heart Club Band. Wilson è stato fondamentale per la sua capacità di riscrivere il pop come lo conoscevamo, lavorando soprattutto sulle armonie.
L'annuncio della morte di Brian Wilson della famiglia
Wilson soffriva di un “grave disturbo neurocognitivo”, come la figlia aveva reso noto da tempo, spiegando che il musicista assumeva farmaci per demenza. Poche ore fa l'annuncio della morte di Wilson: “Siamo addolorati nell’annunciare la scomparsa del nostro amato padre Brian Wilson. In questo momento siamo senza parole. Vi preghiamo di rispettare la nostra privacy, poiché la nostra famiglia è in lutto. Sappiamo di condividere il nostro dolore con il mondo. Con amore e misericordia”.
La carriera di Brian Wilson e la fondazione dei Beach Boys
Surfin’ Usa, Wouldn’t It Be Nice, Good Vibrations, I get around. Difficile riassumere in pochi titoli e qualche riga la carriera di Wilson e il segno che i Beach Boys hanno lasciato sulla storia della musica. Wilson era nato il 20 giugno 1942 a Inglewood, vicino Los Angeles, in California. Sin dalla giovane età aveva mostrato propensione per la musica, suonano il pianoforte da bambino e insegnando ai fratelli a cantare in armonia, cosa che sarebbe poi diventata un autentico marchio di fabbrica dei Beach Boys. La passione di Wilson prese poi forma negli anni dell'adolescenza, diventando una sorta di percorso obbligato. Durante gli anni del college formò proprio con i fratelli Carl e Dennis, e insieme a Mike Love e Al Jardine, una band che inizialmente si chiamava Pendletones, nome scelto in onore di una popolare camicia di flanella che indossavano nelle foto pubblicitarie. Solo successivamente, per volere dell'etichetta discografica che li produceva, la band fu ribattezzata appunto Beach Boys.
La faida tra Wilson e Mike Love
La band ha scritto pagine fondamentali per il pop mondiale, ma portò anche a una lunga battaglia legale tra Wilson e Mike Love i cui problemi cominciarono presto, e si acuirono quando la band pubblicò Pet Sounds cambiando la direzione rispetto agli album precedenti. Love non ebbe sempre parole al miele per quell'opera che fu importante per tutto il movimento e dai battibecchi personali – c'è da ricordare che Wilson e Love erano cugini – si finì in Tribunale con Love che chiedeva che fosse riconosciuto il suo contributo alla band, vincendo il ricorso che permise di aggiungere il suo nome a 35 canzoni del repertorio della band. E così, negli anni successivi, gli pèermise anche di andare il tour col marchio della band.
I problemi di salute mentale di Wilson
Quella di Wilson è stata una vita non semplice, all'artista, infatti, fu diagnosticato un disturbo schizoaffettivo e un lieve disturbo bipolare. L'artista ebbe vari crolli nervosi tra la metà e la fine degli anni '60 e negli ultimi anni soffriva di demenza. Dopo la morte della moglie Melinda, nel 2024, erano stati nominati dei tutori legali perché l'artista "non ha la capacità di dare il consenso informato alla somministrazione di farmaci appropriati per la cura e il trattamento dei principali disturbi neurocognitivi (inclusa la demenza)". Wilson soffriva anche di allucinazioni uditive che descrisse – come scrive il Guardian – "perennemente presenti, ogni giorno, e non riesco a liberarmene. Ogni pochi minuti le voci mi dicono qualcosa di offensivo, il che mi scoraggia un po', ma devo essere abbastanza forte da dire loro: ‘Ehi, la smetti di perseguitarmi?'".