582 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Chiesa del Gesù Nuovo di Napoli: note musicali incise sulla facciata

Svelato il mistero della Chiesa del Gesù Nuovo di Napoli: i segni incisi sulle bugne, che ricoprono la facciata, altro non sono che note musicali. La scoperta è stata realizzata da Vincenzo De Pasquale, storico dell’arte ed esperto di Rinascimento napoletano.
A cura di danila mancini
582 CONDIVISIONI
il mistero della facciata della Chiesa del Gesù Nuovo di Napoli

La chiesa del Gesù Nuovo di Napoli è tra le più importanti della città e si trova nella piazza omonima, cuore del centro storico. Fu costruita sull'antico palazzo Sanseverino a partire dal 1584, anno in cui i beni della nobile casata, per volere di Filippo II, furono confiscati e quindi anche il medesimo palazzo. Questo fu venduto ai Gesuiti, che dal 1584 al 1601 lo ristrutturarono: fu risparmiato poco dell'impianto originario, persino i giardini vennero sventrati. Le uniche parti, rimaste intatte, sono il portale marmoreo rinascimentale e la facciata a bugne, che lo contiene.

Ed è proprio la facciate a bugne ad aver protetto, per secoli, un mistero che alla fine è stato risolto dallo storico dell'arte Vincenzo De Pasquale, esperto di Rinascimento napoletano.

Le bugne sono pietre aggettanti verso l'esterno, che hanno una forma piramidale. Furono utilizzate in area veneta e conosciute, solo in un secondo momento, nel meridione. Quelle che rivestono la facciata della Chiesa del Gesù Nuovo, sono però del tutto diverse, in quanto su di esse furono incisi strani segni di circa 10 centimetri, erroneamente interpretati. All'inizio si credette, infatti, che contenessero oscuri messaggi trasmessi dai maestri pipernai di generazione in generazione.

bugne della chiesa del gesù nuovo

La leggenda vuole che gli operai, impegnati nella realizzazione delle pietre, le avessero poi collocate in maniera sbagliata, quindi le energie positive si sarebbero dovute trasformare in energie negative. Se si sfogliano le pagine della storia di questa Chiesa, in effetti, si scopre che l'edificio non sempre è stato protetto dalla divina provvidenza: la distruzione del palazzo, l'incendio del 1639, i ripetuti crolli della cupola. Anche se è da segnalare un episodio miracoloso: durante la seconda guerra mondiale, cadde una bomba proprio sul soffitto della navata, ma quella non esplose.

Ritornando ai misteriosi segni sulle bugne, grazie allo studioso Vincenzo De Pasquale è stato possibile risolvere un'affascinante enigma durato secoli: "Finora si è pensato che fossero i simboli delle diverse cave di piperno dalle quali provenivano. Sono, invece, delle lettere aramaiche. L’aramaico era la lingua parlata da Gesù. Sono solo sette segni e ognuno corrisponde a una delle note". Lette da destra a sinistra e dal basso verso l'altro, le incisioni compongono una musica, che dura ben tre quarti d'ora.

A sostenere lo studio di De Pasquale, il padre gesuita ungherese Csar Dors, esperto di aramaico, e il musicologo Lòrànt Réz. Proprio quest'ultimo, ha avuto il privilegio di ricomporre le note sulla facciata della Chiesa: "Davanti a un piatto di gulasch e un bicchiere di tokai, Lòrànt cominciò a far concordare lettere e note, abbozzando lo spartito, scrivendolo sul retro del menù di un ristorante", ha raccontato De Pasquale.

Il sogno sarebbe quello di ascoltare questo concerto, intitolato non a caso Enigma, proprio nella Chiesa del Gesù Nuovo, come a voler restituire alla storia delle sue origini la soluzione del mistero, che appartiene a Napoli e alla musica.

https://www.youtube.com/watch?v=aCBEBTVo0NQ
582 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views