35 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Chi è Christine Macel, la nuova curatrice della Biennale d’Arte di Venezia 2017

La Biennale d’Arte di Venezia conosce il nome del direttore della prossima edizione del 2017: si tratta di Christine Macel, francese, già curatrice del Padiglione Francese nel 2013 con Anri Sala e curatrice capo del Centre Pompidou di Parigi. Il presidente Paolo Baratta: “la Biennale trova in Christine Macel una curatrice protesa a valorizzare il grande ruolo che gli artisti hanno nell’inventare i loro universi e nel riverberare generosa vitalità nel mondo che viviamo”.
A cura di Federica D'Alfonso
35 CONDIVISIONI
Immagine

Venerdì 22 gennaio il Cda della Biennale di Venezia si è riunito per la nomina del direttore della 57esima edizione dell'Esposizione Internazionale d'Arte, prevista dal 13 maggio al 26 novembre 2017: su proposta del Presidente Paolo Baratta è stata nominata Christine Macel. La Francia torna alla guida della Biennale a distanza di 22 anni, dopo l'esperienza di Jean Clair in occasione del centenario dell'evento, nel 1995. Christine Macel si aggiudica oggi la nomina di  "Direttore del Settore Arti Visive" e raccoglie l'eredità lasciata dalla direzione di Okwui Enwezor, con una già consolidata esperienza nella Biennale e importanti esperienze espositive internazionali.

Curatrice del Padiglione Belga alla Biennale d'Arte del 2007 con Eric Duyckaerts e del Padiglione Francese per l'edizione del 2013 con Anri Sala, Christine Macel dal 2000 è curatore capo del Centre Pompidou di Parigi, e responsabile del Dipartimento della "Création contemporaine et prospective", che lei stessa ha creato e sviluppato. Un'importante esperienza espositiva quella del Pompidou, per il quale ha curato svariate mostre, come "Les Promesses du passé. Une histoire discontinue de l'art à l'Est de l'Europe depuis 1956", nel 2010, e numerose esposizioni personali dello stesso Anri Sala (l'ultima nel 2012), Gabriel Orozco (2010), Philippe Parreno (2009), Sophie Calle (2003), Nan Goldin (2002) e Raymond Hains (2001). In occasione di un'intervista, Macel parlava così:

Gli ultimi quindici anni hanno visto il mondo dell'arte cambiare profondamente soprattutto a causa dell'esplosione del mercato dell'arte contemporanea e della speculazione, senza proporzione alcuna con il valore delle opere, modificando conseguentemente la definizione stessa della parola arte o artista. Io rimango convinta che l'arte possa, per coloro che ne rispettano la natura, ovviamente in perpetuo ma fondamentale mutamento con l'essere umano, giocare un ruolo molto importante sia a livello individuale che sociale.

Ha insegnato arte contemporanea all'Ecole du Louvre dal 1997 a 2002, e nel frattempo ha sviluppato una solida esperienza anche in campo istituzionale: dal '95 infatti è stata conservatore del patrimonio e ispettore della creazione artistica nella "Délégation aux Arts Plastiques" del Ministero della Cultura francese.

Biennale di Venezia 2013, Christine Macel insieme all'artista Anri Sala
Biennale di Venezia 2013, Christine Macel insieme all'artista Anri Sala

Oltre all'esperienza della Biennale, in Italia Macel ha intrapreso svariati progetti culturali, come la mostra "Nel Mezzo del Mezzo. Arte contemporanea nel Mediterraneo", curata a Palermo lo scorso autunno assieme a Marco Bazzini e Bartomeu Marí, e la collaborazione con la fiera d'arte contemporanea Artissima, nel 2011, come membro del Comitato curatoriale internazionale della sezione "Back to the future" assieme a Massimiliano Gioni.

Il Presidente Paolo Baratta, subito dopo l'annuncio, ha dichiarato:

Dopo una Biennale Arte diretta da Okwui Enwezor incentrata sul tema delle fratture e delle divisioni che pervadono il mondo, e da una constatazione del tempo presente come "age of anxiety", la Biennale trova in Christine Macel una curatrice protesa a valorizzare il grande ruolo che gli artisti hanno nell’inventare i loro universi e nel riverberare generosa vitalità nel mondo che viviamo.

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views