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Caso Yara ultime notizie: il locale Sabbie Mobili perquisito dalla Polizia

Ulteriori sviluppi nel caso della morte di Yara Gambirasio: perquisito un locale molto frequentato dai giovani di Brembate di Sopra.
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Il locale frequentato dai giovani dei paesini attorno a Brembate di Sopra, Sabbie Mobili Evolution, è al vaglio degli inquirenti: nella notte tra venerdì e sabato scorso, durante un’azione combinata della Squadra mobile di Bergamo, della Polstrada e della Polizia locale dell'Isola sono stati controllati i documenti e recuperati i numeri di cellulare dei circa 200 ragazzi che erano presenti all’interno del locale.

L’azione rientra nell’ambito delle indagini sulla morte della tredicenne Yara Gambirasio, sparita dopo la palestra il 26 novembre scorso e il cui corpo è stato ritrovato a Chignolo, tra le sterpaglie alte, esattamente 3 mesi dopo, il 26 febbraio. I ragazzi intercettati hanno tutti tra i 16 e i 25 anni e potrebbero rientrare per alcuni aspetti in quella che è l’ipotesi dell’identikit dell’assassino portata avanti dagli inquirenti: ovverosia un individuo di sesso maschile, presumibilmente di giovane età.

Durante il blitz i poliziotti si sono serviti anche di unità cinofili; ai guidatori che transitavano nei pressi del locale sono stati eseguiti alcool test e nel corso dell’operazione diverse dosi di stupefacenti, tra cui hashish, marjuana e cocaina sono stati rinvenute, dosi di cui presumibilmente i giovani si sono disfatti dopo aver notato la presenza delle forze dell’Ordine. Circa 25 giovani presenti al Sabbie Mobili, inoltre, hanno riportato precedenti penali, la quasi totalità di essi per guida in stato d’ebbrezza: nessuno insomma risulta implicato in reati, né tantomeno in crimini che implicano al violenza sessuale, uno dei filone d’indagine degli inquirenti che a tal proposito hanno predisposto il prelievo del DNA a dieci sospetti.

Oltre al blitz di qualche sera fa, gli inquirenti hanno richiesto anche l’acquisizione di targhe e multe. In particolare l’attenzione di chi sta indagando sul caso si concentra sulle multe prese nell’area della cosiddetta Isola Bergamasca attorno alla data del 26 novembre, giorno in cui Yara è scomparsa. L’interesse degli investigatori per le multe è dovuto all’esperienza secondo cui chi commette reati, solitamente, agisce con poca lucidità e che quindi alla guida potrebbe commettere con facilità delle effrazioni. Tali multe, oltre ad essere disponibili in formato elettronico e facilmente consultabili dagli inquirenti, qualora si dovesse individuare un sospettato si potrebbe beneficiare di dati preziosi quali il chilometro, la direzione e l’ora esatta relativa al luogo in cui si trova.

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