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Caso Isabella Noventa, il racconto della Manuela Cacco: “Uccisa a martellate da Debora”

Manuela Cacco non avrebbe assistito al delitto ma le brutali modalità le sarebbero state riferite da Debora Sorgato.
A cura di Davide Falcioni
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Stando alla versione fornita agli inquirenti nei giorni scorsi da Manuela Cacco, considerata l'elemento più debole del trio implicato nell'omicidio di Isabella Noventa, a uccidere la donna non sarebbe stato il suo compagno Freddy Sorgato bensì la sorella di costui, Debora: l'avrebbe fatto in cucina, laddove sono state trovate tracce di sangue poi maldestramente ripulite. La Cacco ha riferito di essere arrivata in cucina quando il massacro era terminato e di non aver quindi assistito in prima persona al delitto, ma di aver comunque appreso dai fratelli Sorgato che poco prima Isabella era stata uccisa a martellate. In seguito, sempre stando al racconto della tabaccaia, i fratelli Sorgato le avrebbero ordinato di indossare il piumino di Isabella, scendere in strada e fingersi lei, facendosi riprendere dalle telecamere, in modo da depistare le indagini.

Manuela Cacco avrebbe quindi eseguito l'indicazione data dai fratelli Sorgato e senza farselo ripetere due volte sarebbe scesa in strada. Quale sia la vera ragione che l'ha spinta a farlo, cacciandosi anche nei guai, non è ancora nota ma si ipotizza che siano stati i suoi sentimenti nei confronti di Freddy a convincerla, o forse il timore di una reazione di Debora. Quel che è certo è che a fronte delle dichiarazioni della Cacco, i due fratelli Sorgato si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Probabilmente è anche per via di questo silenzio che il caso resta ancora oscuro e nulla è ancora chiaro neppure sulla sparizione del corpo di Isabella Noventa.

E' proprio il luogo in cui è stato occultato il corpo di Isabella Noventa il più grande enigma a cui finora non è stata data risposta. Manuela Cacco ha dichiarato di non sapere nulla in merito: non avrebbe quindi assistito al delitto, né avrebbe notizie sul luogo in cui il cadavere è stato nascosto: naturalmente quest'ultimo elemento complica non poco il lavoro degli inquirenti, che in assenza del cadavere non possono eseguire i necessari esami e ricostruire agevolmente la morte di Isabella Noventa.

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