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Caos Libia, Viminale smentisce Conte: “Partenze migranti non sono in aumento”

Il Viminale ha smentito l’allarme lanciato dal premier Conte nella sua informativa sulla situazione di tensione Libia: “Non si teme, al momento, un incremento delle partenze di immigrati ma la situazione è costantemente monitorata”.
A cura di Annalisa Cangemi
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In relazione alla crisi libica "non si teme, al momento, un incremento delle partenze di immigrati ma la situazione è costantemente monitorata". La notizia è trapelata dal ministero degli Interni. Il premier Giuseppe Conte oggi nell'informativa sulla Libia ha sottolineato il pericolo che la crisi in Libia possa portare a un'impennata degli arrivi: "Il succedersi degli scontri e l'aumento dei morti – stimati in alcune centinaia – e di feriti, ma anche degli sfollati, segnalano un concreto rischio di crisi umanitaria che va scongiurato rapidamente".

E ancora: "L'emergenza umanitaria, con conseguenze sui flussi migratori, così come il riaffacciarsi dello spettro dell'insorgenza terroristica dimostrato dal recente attentato perpetrato da Daesh a Fuqaha, impongono determinazione e rapidità di azione".

E intanto l'Unione europea, in una dichiarazione congiunta, ha chiesto a tutte le parti "di cessare immediatamente le operazioni militari. L'esercito di liberazione Nazionale e tutte le forze a Tripoli o nelle sue vicinanze devono ritirarsi e rispettare la tregua richiesta dall'Onu".

"L'attacco lanciato dall'esercito di liberazione nazionale" di Haftar "su Tripoli e l'escalation che ne è seguita stanno mettendo in pericolo i civili, inclusi migranti e rifugiati, e interrompendo il processo guidato dall'Onu, con il rischio di gravi conseguenze per la Libia". I 28 "esprimono la loro preoccupazione per il coinvolgimento di elementi terroristici e criminali nei combattimenti" e invitano le parti libiche "a dissociarsi da questi elementi". Secondo i leader degli Stati membri non esiste "una soluzione militare della crisi, ma solo politica" e per questo continueranno "a impegnarsi nel processo guidato dalle Nazioni Unite" per tale soluzione e a sostenere gli sforzi in questo senso del rappresentante speciale delle Nazioni Unite del Segretario generale Ghassan Salamé. L'Ue, si legge ancora nel documento, "comprende che, nelle circostanze attuali, la Conferenza Nazionale doveva essere rinviata e chiedono che sia convocata non appena le circostanze lo consentiranno". 

La Francia oggi ha smentito di aver interrotto la procedura per la pubblicazione della dichiarazione in riferimento al generale Haftar: "È un'accusa falsa – ha detto il portavoce del Quai d'Orsay – La Francia ha chiesto che questo testo fosse rafforzato su tre punti essenziali per l'Ue: la situazione dei migranti, il coinvolgimento nei combattimenti di alcuni gruppi e persone sanzionati dall'Onu per attività terroristiche e la necessità di arrivare ad una soluzione politica sotto gli auspici delle Nazioni Unite, secondo gli impegni presi dalle parti libiche a Parigi, Palermo e Abu Dhabi". 

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