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Canone Rai in bolletta: a luglio si pagheranno tutte insieme le prime sette rate

Intanto è scontro tra governo e aziende fornitrici di energia elettrica sui rimborsi agli utenti sul Canone Rai. Il Ministero vuole che siano le società a farsene carico ma queste non ci stanno.
A cura di Antonio Palma
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Sono giorni di intenso lavoro al ministero dell’Economia e al ministero dello Sviluppo Economico per mettere punto definitivamente il decreto attuativo del nuovo canone Rai in bolletta elettrica così come disposto delle norme della legge di Stabilità 2016. Entro il mese di luglio infatti dovrà essere tutto pronto per poter permettere ai fornitori di energia elettrica di emettere la prima fattura comprensiva della tassa sulla radio televisione pubblica. Da quanto emerge dalle ultime bozze del decreto ministeriale, confermato il pagamento in dieci rate mensili e ovviamente saranno addebitate più rate se la bolletta è bimestrale o trimestrale. Nella prima bolletta però saranno comprese tutte le rate del canone rai scadute fino a quel momento, vale a dire 70 euro sui 100 totali previsti.

Il canone Rai sarà addebitato sulle bollette elettriche aventi scadenza successiva alla scadenza della rata e le imprese avranno l'obbligo di inserirlo solo nei periodi in cui vi è certezza della titolarità del contratto di fornitura di energia elettrica. Come già annunciato, non è previsto nessun distacco della luce in caso di mancato pagamento perché saldando solo in parte la fattura la priorità andrà al saldo della quota per l'energia elettrica, cioè la somma versata andrà al fornitore. Le fatture con il canone però saranno inviate anche se in quel periodo l'utente non deve pagare nulla per i consumi elettrici.

I rimborsi per il Canone Rai

Si fa sempre più complicata invece la vicenda degli eventuali rimborsi agli utenti dopo le proteste delle aziende fornitrici di energia elettrica. Per accelerare i tempi il Ministero dell'Economia infatti aveva previsto che fossero le società della luce a risarcire le famiglie dietro compenso forfettario da parte dello stato ma le società si sono opposte spiegando che è un'operazione molto costosa dal punto di vista organizzativo. Gli incontri tra le parti fino ad oggi non hanno prodotto risultati con le aziende che continuano a chiedere che i rimborsi siano fatti valere sui risparmi che arriveranno all’amministrazione e non su di loro.

I pagamenti del Canone Rai infatti saranno regolati dalla nuova banca dati creata appositamente nella quale dovranno confluire i dati sugli intestatari delle bollette elettriche, quelli sulla composizione del nucleo familiare e quelli sull'eventuale esenzione dal pagamento. In questo modo se il contratto della luce è intestato ad un soggetto della famiglia anagrafica diverso dall’intestatario del canone l’Agenzia delle entrate procede alla voltura d’ufficio del canone. Il problema è che la stessa Ragioneria generale dello Stato ha avvisato che nella fase iniziale potrebbero esserci molti errori e conseguenti ricorsi degli utenti. Nel caso di richiesta di rimborso al momento il meccanismo previsto è abbastanza complesso, l'utente che ritiene di non dover pagare deve presentare una richiesta di rimborso al suo fornitore di energia elettrica che la passa all'Agenzia delle Entrate che la verifica e in caso positivo la gira all'Aquirente Unico (società pubblica) che a sua volta informerà la società elettrica.

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