Campo di concentramento di Dachau, rubata la targa con la scritta “Arbeit macht frei”
A riportare la notizia è Andrea Tarquini su Repubblica: è stata divelta e successivamente trafugata la targa in metallo con la tristemente celebre scritta "Arbeit macht frei" (il lavoro rende liberi)", posta all'ingresso del lager di Dachau (il primo dell'epoca nazista, sorto ad una quindicina di chilometri da Monaco di Baviera). Il furto dovrebbe essere avvenuto nella notte o nelle prime ore di questo mattino, ma per il momento dagli inquirenti non sembrano esserci notizie positive e gli autori dell'ignobile gesto restano sconosciuti, come riporta il corrispondente de La Repubblica: "Non si sa se il reato sia opera di neonazisti oppure di criminali comuni che abbiano agito su commissione di qualche ricco collezionista, magari nostalgico di macabri cimeli della barbarie hitleriana". Nelle prossime ore, in ogni caso, dovrebbero arrivare nuovi aggiornamenti e non si esclude la convocazione di una conferenza stampa da parte della polizia.
La targa in metallo (che vi mostriamo in foto) è simile a tante poste all'ingresso dei campi di lavoro nazisti, simbolo della brutalità e della disumanità del totalitarismo fascista. Ricordiamo che si tratta di un campo di concentramento che ha accolto circa 250mila persone, 45mila delle quali vi hanno perso la vita: una testimonianza drammatica dell'orrore e della follia dell'ideologia nazista. Durissimo il commento del portavoce dei sopravvissuti all'Olocausto: "Un atto vergognoso, un crimine ed una profanazione indegna".
Il furto è molto simile a quello avvenuto nel dicembre 2010 ad Auschwitz, altro lager nazista: in quel caso però la polizia polacca (sotto la cui giurisdizione ricade l'ex campo di sterminio nazista) riuscì a ritrovare la targa e ad arrestare alcuni giovani neonazisti responsabili del furto (pare commesso all'unico scopo di guadagnare del denaro attraverso il commercio dei reperti dell'epoca hitleriana).
