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Bossetti: “Andai nel campo dove è morta Yara Gambirasio per curiosità”

Massimo Giuseppe Bossetti, il muratore di Mapello arrestato per l’omicidio di Yara Gambirasio, continua a proclamarsi innocente: martedì si lascerà interrogare dal pm in carcere per far emergere la sua verità.
A cura di Susanna Picone
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Massimo Giuseppe Bossetti, l’uomo arrestato il 16 giugno scorso perché accusato di aver ucciso nel novembre del 2010 la giovane Yara Gambirasio, si recò nel campo di Chignolo d’Isola, dove la 13enne di Brembate Sopra fu trovata senza vita tre mesi dopo la sua scomparsa. Sarebbe stato lui stesso, che da settimane è rinchiuso nel carcere di Bergamo, a confessarlo. A scriverlo è il Corriere della Sera che sottolinea le motivazioni che avrebbero spinto Bossetti in quel campo: il presunto assassino di Yara sarebbe andato lì solo per curiosità. Lo avrebbe fatto come tanti altri: “Chi, nella zona, non c’è andato?”, avrebbe detto. Bossetti sarebbe andato nel campo di Chignolo d’Isola una sola volta insieme a sua moglie, che tra l’altro aveva già parlato di questo episodio durante un interrogatorio affermando anche che suo marito non conosceva la strada per arrivare nel luogo esatto. Forse di questo e di altri elementi emersi in questi giorni Massimo Giuseppe Bossetti vorrà parlare agli inquirenti: il muratore di Mapello ha deciso, infatti, di rompere il silenzio e di lasciarsi interrogare sul caso di Yara Gambirasio. L’interrogatorio è fissato per martedì prossimo. Come scrive il Corriere, Bossetti vuole difendersi anche da altre accuse: dalle lampade nel solarium di Brembate Sopra, “un dettaglio a cui non ho dato importanza”, al locale dove secondo alcuni andava a ballare. Lui continua a difendersi: “Non ci ho mai messo piede, hanno sbagliato persona”.

Bossetti ha appreso da tv e giornali novità sul caso di Yara Gambirasio

Da pochi giorni Massimo Giuseppe Bossetti può guardare la televisione e leggere i giornali. Ha capito che carabinieri e polizia stanno scavando nella sua vita e che sono emerse delle contraddizioni con la sua versione e anche che i dettagli non spiegati o detti a metà hanno il valore delle bugie. Per questo l’uomo considerato l’assassino di Yara avrebbe deciso insieme ai suoi legali di parlare con il pubblico ministero Letizia Ruggeri. “Ha chiesto di essere interrogato e non di rilasciare dichiarazioni spontanee, quindi risponderà alle domande del pm – ha anticipato l’avvocato Claudio Salvagni -. Continuo a ripeterlo: si dichiara innocente e vuole dimostrarlo. L’interrogatorio va visto in quest’ottica collaborativa per far emergere la verità. Bossetti vuole spiegare tutto quello che è in grado di chiarire. E vuole far luce sulle notizie sul suo conto che non sono veritiere”. Già nei giorni scorsi, dopo l’iniziale silenzio, Bossetti ha negato ogni accusa: ha detto di non aver ucciso Yara e che non sapeva di essere figlio di Giuseppe Guerinoni.

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