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Bomba a New York, arrestato un 28enne afghano. “Ordigni pieni di schegge per uccidere”

Il 28enne afgano Ahmad Khan Rahami era ricercato per l’esplosione nel quartiere di Chelsea a Manhattan, nella quale sono state ferite 29 persone, e per gli ordigni trovati in New Jersey e in uno zaino nei pressi della stazione ferroviaria Elizabeth.
A cura di Antonio Palma
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Ahmad Khan Rahami, 28 anni, afgano naturalizzato statunitense, è stato arrestato dalla polizia a Linden, nel New Jersey, dopo una sparatoria con la polizia. L'uomo è sospettato di essere il responsabile della deflagrazione di una bomba il 17 settembre nel quartiere di Chelsea, a Manhattan, che ha ferito 29 persone, e di altri due episodi collegati all’attentato. Colpito alla spalla destra, medicato, cosciente, Ahmad Khan Rahami è stato ripreso in immagini diffuse dai network tv americani: è su una barella mentre viene caricato su una ambulanza, ha i capelli corti e la barba, è di corporatura robusta. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha confermato la notizia parlando in diretta tv proprio dalla Grande Mela. La polizia aveva diffuso l'identikit e aveva fatto riferimento a un uomo “armato e pericoloso”.

Rahami dormiva davanti a un bar, poi la sparatoria – Da quanto emerso Ahmad Khan Rahami stava dormendo all'ingresso di un bar, poco prima dello scontro a fuoco con la polizia. Il sindaco di Linden, dove è avvenuto l'arresto, ha raccontato che “il proprietario di un bar l'ha trovato che dormiva, lunedì mattina. Ha detto di aver pensato che fosse un vagabondo, ma i poliziotti che hanno risposto alla sua chiamata hanno subito realizzato che si trattava di Ahmad Khan Rahami”. Il sindaco ha raccontato che il ricercato “ha tirato fuori la pistola e sparato agli agenti, colpendone uno. Poi ha continuato a sparare scappando e la polizia lo ha colpito a una gamba”.

Il sospetto potrebbe trattarsi di una persona inquadrata dalle telecamere di sorveglianza della zona dell'esplosione mentre trascinava le borse con gli ordigni esplosivi artigianali fati con pentole a pressione. Proprio sulle caratteristiche delle due bombe, una esplosa e l'altra no, si sta soffermando un altro filone di indagine delle forze di polizia Usa. Le due bombe in effetti pare siano state costruite dalla stessa mano o comunque con caratteristiche analoghe: una pentola a pressione, dell'esplosivo Tannerite che è una potente miscela di nitrato e perclorato d'ammonio, e un vecchio cellulare e dei fili elettrici ricavati dalle luci degli alberi di natale per innescare lo scoppio, oltre a frammenti di metallo che dovevano massimizzare il numero di vittime.

Caratteristiche che fanno pensare a persone addestrate o comunque ben istruite, forse anche via internet, per costruire ordigni esplosivi artigianali ma con forte potenziale distruttivo. Non è escluso che possa trattarsi di un lupo solitario radicalizzatosi in Usa e che autonomamente abbia cercato fonti online. Secondo la Cnn a piazzare le due bombe infatti potrebbe essere stato lo stesso uomo ripreso dalle telecamere nei due punti in cui gli ordigni erano collocati

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